Moët & Chandon, la filosofia di Essentia…Cento km di corridoi ecologici per sostenere la biodiversità nella regione dello Champagne … Celebrare i momenti più belli della vita, saper creare atmosfere è la mission di Moët & Chandon, la maison nata nel 1743 grazie a Claude Moët: una storia di quasi tre secoli, dove il primo grande impulso, mai abbandonato, era stato lanciato da Jean-Remy, nipote di Claude, che ha avuto l’intuizione di voler far conoscere il fascino dello champagne in più Paesi. Una storia coerente fatta di esperienza, qualità e savoir (aire che si ripete anche oggi. La maison, che dal 1987 fa parte del Gruppo LVMH, dopo gli ultimi anni di forte crescita, in questo 2024 ha portato avanti più iniziative per rafforzare la sua immagine, come la bottiglia celebrativa di Moët Chandon Brut Imperial in edizione limitata; ha inaugurato la mostra Memories of Tomorrow a Epernay, 11 oggetti simbolici per ricordare le tappe più importanti con opere ricamate a mano dall’Atelier Baqué Molinié; poi ha inaugurato insieme allo chef Yannick Alléno un pop-up store, ristorante, bar e spazio per eventi: stile informale per ispirare la creatività tra le persone, con eventi e musica dal vivo, dove nulla è lasciato al caso, nemmeno l’ora per l'aperitivo, 17 e 43 per ricordare l’anno della fondazione di Moët & Chandon. Ma le vere grandi sfide sono quelle a lungo termine che riguardano il futuro e la salute del pianeta, come spiega Frédéric GaIlois, vineyards director: “La regione della Champagne è fortemente minacciata dai cambiamenti climatici. Che si tratti di fenomeni meteorologici anomali o di insolite variazioni stagionali, i cambiamenti che stiamo vivendo compromettono la ricchezza dei nostri terreni e la qualità delle mostre uve. In effetti, c’è un impatto diretto sulla loro maturità, in quanto hanno meno acidità e più zuccheri. La vendemmia inizia sempre più presto: negli ultimi 10 anni, 7 vendemmie sono iniziale in agosto”. Proprio per contrastare questi effetti, nel 2021 è stato lanciato il programma Natura Nostra: “Lo scopo è di accelerare la transizione ecologica in favore di una maggiore biodiversità nella regione dello Champagne, stiamo creando 100 chilometri di corridoi ecologici da terminare entro il 2027, per collegare ecosistemi esistenti, proteggere i cicli di vita di flora e tarma”. Ma la maison vuole andare oltre con Essentia, una filosofia più che un semplice progetto: “Fa parte di un approccio globale all’innovazione volto a definire soluzioni sostenibili al cambiamento climatico. Infatti, team di ricercatori del Centro di Ricerca Robert-Jean de Vogüé ed esperti del vigneto Moët & Chandon stanno lavorando per migliorare le conoscenze sulla fisiologia delle piante, sviluppare esperimenti sul campo, condurre osservazioni e analizzare il comportamento dei microrganismi per comprendere meglio il loro impatto sulla vite e sulla qualità dell'uva -sottolinea Gallois - nello stesso tempo vogliamo aprire la strada a un lusso più sostenibile, mantenendo la qualità dei nostri prodotti e ripristinando un equilibrio ecologico”.
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