Il Tignanello 1983, è vino completo che abbina ricchezza aromatica fruttata, rifinita da tocchi affumicati di nocciola tostata, ad una progressione gustativa cremosa e piena, con la fragranza acida ancora intatta a rilanciare il sorso fino ad un finale profondo e dai toni balsamici. Uscito per la prima volta con l’annata 1971, ottenuta da un uvaggio a base di Sangiovese in prevalenza (nel 1975 l’introduzione del Cabernet Sauvignon), il Tignanello di Antinori, vino ormai assurto all’iconicità enoica tout court, mantiene questa fisionomia fino al 1995, quando viene aggiunto al suo blend anche il Cabernet Franc. Ma il Tignanello, “bordolese” toscano per eccellenza, nacque in realtà nel 1970 come Chianti Classico Riserva. E proprio la scelta di adottare una classificazione “meno nobile” - Vino Da Tavola - ma che assicurava paradossalmente una qualità superiore, permettendo molte innovazioni impossibili per il disciplinare di produzione di una denominazione di allora, contribuì alla sua affermazione. Fu tra i primi rossi toscani a non utilizzare uve bianche nel suo blend, il primo Sangiovese maturato in barrique e il primo vino chiantigiano ad introdurre nel suo uvaggio una varietà bordolese. E proprio quest’ultima variabile - allora a dir poco esotica e che oggi sarebbe considerata banale - fu una trovata geniale. Sono 7 le annate non prodotte nella storia di Tignanello (1972, 1973, 1974, 1976, 1984, 1992, 2002).
(are)
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