C’è anche l’umbro Arnaldo Caprai, alla guida della Val di Maggio Caprai, azienda vitivinicola simbolo del Sagrantino di Montefalco, tra i 25 nuovi Cavalieri del Lavoro nominati ieri dal Capo dello Stato Carlo Azelio Ciampi. Caprai, nato a Foligno nel 1933, vanta con la Val di Maggio un fatturato di oltre 4 milioni di euro e 40 dipendenti. All’azienda, che si estende su 165 ettari, va il merito di aver lanciato il Sagrantino, antico vino da messa di San Francesco, alla ribalta dei mercati internazionali: soprattutto il figlio di Arnaldo, Marco Caprai, ha investito moltissimo negli ultimi anni sulla ricerca e la selezione clonale del vitigno, riportando in auge il Sagrantino e favorendo la nascita e lo sviluppo di altre realtà vitivinicole del territorio. Arnaldo Caprai riceverà una croce d’oro smaltata di verde con l’emblema della Repubblica e il riconoscimento di avere “accresciuto la prosperità nazionale con il suo fecondo lavoro”: la carica è stata istituita nel 1901 da Vittorio Emanuele III, con la creazione dell’Ordine Cavalleresco al merito agrario, industriale e commerciale. Con queste ultime nomine i Cavalieri del lavoro salgono a 531. Arnaldo Caprai si aggiunge ad altri volti noti del mondo dell’enologia nominati negli anni scorsi, come Gianni Zonin, a capo della più grande realtà vitivinicola italiana, ed Ezio Rivella, presidente dell’Unione Italiana Vini.
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