Il 2013, per il vino icona della Tenuta Artimino, è un’annata particolarmente interessante perché chiude un ciclo e guarda all’avvio della nuova gestione e della collaborazione con l’enologo Filippo Paoletti. Il Grumarello Riserva 2013 è un gran rosso contemporaneo dalla storia antica visto che la Docg di Carmignano affonda le radici in un decreto del 1716 del granduca Cosimo III de’ Medici. Non solo. Anche il blend è legato alla famiglia de’ Medici che nei pressi di Carmignano (Prato), nel 1596, aveva fatto costruire una villa (La Ferdinanda dichiarata, insieme con le altre ville medicee, patrimonio Unesco nel 2013): il Cabernet infatti è stato portato a metà del ‘500 da Caterina de’ Medici. Rispetto più noti vini conterranei tuttavia questo progenitore dei supertuscan è ancora in parte da scoprire anche perché è tra le Docg più piccole del Paese, concentrata su 220 ettari (di cui un’ottantina della Tenuta Artimino) tra Carmignano e Poggio a Caiano. E il Grumarello rappresenta un ottimo inizio per avvicinarsi alla Docg. Le uve vengono fermentate in vasche di acciaio, mentre l’affinatura, per 24 mesi, avviene per il Sangiovese in botti grandi di Slavonia, per il Cabernet e il Merlot in tonneau e barrique di Slavonia. Di color rosso rubino con riflessi granati, al naso presenta note di frutti rossi e neri, tabacco, cacao e chiodi di garofano, mentre al palato risulta armonico e a lunga persistenza.
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