Il Barolo 2017 di Ascheri è prodotto dall’assemblaggio del Nebbiolo ottenuto da vari vigneti, come la trazione più antica tramanda, ed è affinato da un mix tra barrique e legno grande. I suoi profumi sono intensi e definiti e mettono in fila un fruttato rosso rigoglioso e intenso, accanto a cenni speziati e ad una bella nota balsamica di sottofondo. In bocca, il sorso è ricco, articolato e morbido, tendenzialmente avvolgente e dal finale largo e caldo, ancora dai ritorni balsamici. L’azienda Ascheri affonda le sue radici storiche alla fine dell’Ottocento ed oggi Matteo Ascheri, attuale presidente del Consorzio di Tutela di Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani, l’ha modellata con i criteri delle più moderne realtà vitivinicole, costituendo a Bra, dove ha sede la cantina, un luogo di meritorio appeal. 40 gli ettari vitati, con le vigne più importanti impiantate a Serralunga d’Alba e a Verduno, che alimentano una produzione complessiva di 240.000 bottiglie, dallo stile di buona impronta moderna senza mai essere banale. Protagonista, evidentemente, il Nebbiolo, ma nella collina di Bra non mancano Syrah e Viognier, in un portafoglio prodotti dalla proposta allargata, che spazia dal Langhe Nebbiolo al Barbera, dal Langhe Dolcetto all’Arneis, dal Gavi al Moscato d’Asti, naturalmente, comprendendo anche il Verduno e il Barolo, con quest’ultimo a recitare il ruolo di punta di diamante.
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