Baglio del Cristo di Campobello, di proprietà della famiglia Bonetta, ha giusto da un anno tagliato il traguardo non da poco dei 20 anni di attività vitivinicola, essendo nato nel 2000. Un bel traguardo che fa il paio con quello di produrre vini dalla marcata espressione mediterranea e di valorizzare una porzione di Sicilia, siamo nell’agro agrigentino non lontani da Licata, dalle particolari condizioni pedo-climatiche, caratterizzate dalla vicinanza al mare e da terreni gessosi e calcarei, posti tra i 230 e i 270 metri d’altezza, a permettere anche qualche intrigante digressione fuori dalla consuetudine enoica dell’isola. 35 gli ettari di vigna, per una produzione media di 300.000 bottiglie, che si snoda su un portafoglio etichette, equamente diviso tra bianchi e rossi, ottenuti da varietà locali e alloctone, dallo stile sobriamente moderno e accattivante e dall’impatto complessivo convincente, nel solco di quella che, a buon diritto, può essere ormai considerata l’isola enoica per eccellenza nello scenario vitivinicolo italico. Fra i vitigni internazionali allevati dalla famiglia Bonetta, c'è il Syrah, varietà da tempo ben acclimatata in Sicilia, tanto da essere considerata autoctona da molti produttori. 4 gli ettari a lui dedicato a circa 250 metri s.l.m.. L'annata 2017 sa di pepe e di bosco, in forma fruttata e balsamica; caldo al naso e in bocca, si sviluppa morbido e speziato, con note amaricanti e dolci ben bilanciate.
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