Baglio di Pianetto, uno dei nomi simbolo della Sicilia enoica, rappresenta l’eredità, prima di tutto affettiva, del conte Paolo Marzotto, scomparso poco più di un anno fa. Nata nel 1997, poggia sugli 88 ettari vitati a biologico della Tenuta Santa Cristina Gela nel palermitano e di Pianetto nella Doc Monreale e i 70, sempre allevati a biologico, di quella in Val di Noto a Baroni, per un totale di 750.000 bottiglie di produzione complessiva. A questo già importante nucleo originario, di recente, si è aggiunta “Fermata 125”, ovvero una realtà produttiva sul versante nord dell’Etna, il cui nome deriva da quello dell’omonima fermata della Circumetnea a Passopisciaro. Una fermata non casuale, la 125, perché è quella che si trova proprio davanti alle Cantine Valenti, partner per questo progetto dell’azienda, che si basa su 3 ettari a Nerello Mascalese e 3 ettari a Carricante. Dai vigneti della parte di Noto, invece, arrivano i due nuovi spumanti Fushà, versione Brut e Brut Rosé, per celebrare la voglia di ricominciare dopo il picco di pandemia. Insolia il primo, Syrah il secondo, sono metodi Charmat che prendono il nome della zone pianeggianti della zona nella lingua della cultura arbëresh. Il Rosé sa di melograno, mandarino e rosa con l'immancabile sentore di pepe; la bolla fine e persistente, sviluppa una nota piacevolmente amaricante - a stemperare la dolcezza di caramella alla mora - e mentolata nel finale.
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