Agliano Terme, nel cuore dell’Astigiano, è una delle terre d’elezione per la Barbera d’Asti. Qui, da quattro generazioni, la famiglia Baratta porta avanti una tradizione agricola che ora guarda al futuro. Fabio ha 29 anni e ha scelto di raccogliere il testimone del padre Lodovico e del nonno Terzo Baratta: oggi è infatti Fabio a guidare l’azienda, con uno sguardo nuovo. L’azienda ha 14 ettari di vigneto coltivati a Barbera, ma anche Nebbiolo, Dolcetto, Brachetto, Cortese, Bonarda e Grignolino. Ha iniziato lui a imbottigliare il vino che producono due anni fa, che oggi arriva attorno alle 4.000 bottiglie. La sua Barbera d’Asti si distingue per eleganza e finezza tipiche dei terreni di Agliano. Alla vista si presenta di un rubino intenso e brillante. Al naso emergono profumi netti di ciliegia matura, prugna, piccoli frutti rossi e un accenno speziato. Al palato è fresca e dinamica, con una buona spalla acida, sviluppandosi armonico e persistente. L’identità visiva delle bottiglie è affidata a Grazia Campo, compagna di Fabio, che ha disegnato un’etichetta essenziale ma evocativa: una macchia argentata racconta il territorio, con tratti che richiamano le colline, la luce e gli elementi naturali che circondano Agliano. Perfetta con i piatti della tradizione piemontese, la Barbera d’Asti si presta anche a interpretazioni moderne: da provare con una pizza con pomodorini, stracciatella e acciughe del Cantabrico.
(Fiammetta Mussio)
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