Benanti rappresenta una pietra miliare nell’enostoria etnea. Nel ‘700 gli antenati coltivavano la vite, più tardi il filo si spezza. Giuseppe Benanti, che seguiva le orme del padre farmacista, torna al vulcano. Nell’88 fonda l’allora Tenuta di Castiglione, rinominata Benanti 5-6 anni dopo (allora erano in 3 aziende, oggi sono ben 108 secondo l’IRVO). Fu il cavaliere Benanti, in sodalizio con l’enologo Salvo Foti, ad accendere i riflettori sulla zona nel ‘04 con il primo Tre bicchieri etneo dato al Pietramarina ‘99. Nel ‘13 entrano in azienda i fratelli Salvino e Antonio Benanti. Dopo circa 20 anni all’estero con un futuro assicurato nella finanza internazionale, decidono invece di ritornare alle radici. E’ Antonio, amministratore unico, a farci visitare le vigne di Contrada Monteserra a Viagrande: “Possediamo - spiega - vigneti sui 4 versanti del vulcano e siamo stati la prima azienda a comprendere l’importanza della zonazione, selezionando da subito le diverse uve sugli specifici versanti storicamente più vocati”. Antonio, 44 anni e tanta determinazione, è anche presidente del Consorzio Vini Etna Doc. Vigne di proprietà per 20 ettari e 10 in conduzione da cui ricavano vini ispiranti, in autentico stile etneo. Scegliamo la novità dell’anno (presto ne arriveranno altre) in bianco, il Contrada Cavaliere ’17. Droiture di vino d’altura (siamo a 950 m.), folgorante nella sua incisiva sapidità. Touché!
(Alessandra Piubello)
Copyright © 2000/2024
Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit
Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024