Un’estate costantemente sopra i 30 gradi di temperatura con il provvidenziale aiuto delle piogge di ferragosto, ha portato in cantina grappoli di Sangiovese con grado zuccherino elevato, ma altrettanta acidità a sostenerla, nei casi più fortunati. Nell’anfiteatro di filari di Tenuta Mocenni, le piante di vite stanno a circa 500 metri di altezza e affondano le radici su suoli di galestro e alberese: tutto è circondato da boschi, che aiutano la formazione di forti escursioni termiche e di brezze continue. E a mantenere l’acidità negli acini. Il Chianti Classico la Ghirlanda 2022 ne è risultato un vino caldo e intenso, dalle note di camelia, di ciliegia e prugna in confettura, e cenni spezie orientali; il sorso è deciso, sapido e pepato, dall’aderenza centrale morbida, dove vi concentra i sapori anticipati al naso, lasciando poi ricordi ematici e di agrumi. Assieme a Tenuta Mocenni a Vagliagli, Bindi Sergardi conta anche sulle tenute I Colli, verso Monteriggioni, e Marcianella, fra Montepulciano e Chiusi. Un totale di 800 ettari di proprietà, di cui solo 100 sono coltivati a Sangiovese, Merlot, Cabernet Sauvignon e Syrah. Una produzione di 350.000 bottiglie (oggi in mano ad Alessandra e Maddalena Casini Bindi Sergardi, 23esima generazione), totalmente dedicata alla produzione di vini rossi toscani; eccezion fatta per l’olio extra vergine d’oliva, risultato degli ulivi coltivati in tutte e tre le tenute aziendali.
(ns)
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