Questo Barolo è l’unico rivendicato nel Comune di Diano d’Alba ed è, allo stesso tempo, un vino che chiude il cerchio di due storie che si sono unite quindici anni fa. Bricco Maiolica è originariamente l’azienda della famiglia Accomo da 4 generazioni; Casa Castella, invece, è l’azienda dell’omonima famiglia, fondata nel 1882. Quando Beppe Accomo e Claudia Castella iniziano una conduzione di coppia delle due cantine, decidono di formare una fondazione, che in qualche modo ne unisse e semplificasse la gestione. In eredità da parte Castella ricevono un vigneto di mezz’ettaro iscritto a Nebbiolo da Barolo a Diano d’Alba, da cui ricavano una produzione piccolissima del loro unico Barolo, in mezzo ad una selezione di etichette storicamente dedicate a Nebbiolo e Dolcetto. Il padre di Claudia ne produceva due di Dolcetto, entrambi superiori, ma uscì dalla denominazione, rinominando il proprio Sorì “Contadin”, per celebrare il proprio mestiere e un modo di fare vino integro e lontano dalle tecniche moderne che al tempo dilagavano. Il Barolo di Bricco Maiolica è dedicato a quel Contadin: a quel vino e a quell’uomo, ma anche a quel mestiere, in cui Beppe e Claudia ancora si riconoscono. Uscito per la prima volta nel 2012, la 2019 profuma di rabarbaro, ciliegia, vaniglia e tabacco in foglia; il sorso ha la dolce spigolosità dell’uva spina, è ruvido e caldo, saporitissimo di erbe di campo, mentuccia, agrumi e zagara.
(ns)
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