Anche il re del cachemire Brunello Cucinelli non ha resistito al fascino del produrre vino. E così uno degli imprenditori tra i più illuminati che abbiamo in Italia e che incarna un po’ la figura del moderno mecenate, ha deciso di cominciare un proprio percorso enoico, partendo da Solomeo piccolo borgo umbro nel comune di Corciano rinato come “Borgo del Cashmere e dell’Armonia” dopo il suo restauro. La rappresentazione plastica della “visone” del mondo di Cucinelli, divisa tra “Umana Sostenibilità” e “Capitalismo Umanistico”. Senza dimenticare il tributo alla “Terra Madre”, ispiratrice della sua vita e del suo lavoro. Il vigneto è stato impiantato nel 2011 e si estende su 5 ettari. Per adesso, dalle sue uve si produce un solo vino il Castello di Solomeo dalla cifra stilistica moderna che coniuga morbidezza e struttura, intensità aromatica e fragranza. La versione 2020 del Castello di Solomeo - blend a Cabernet Franc, Cabernet Sauvignon, Merlot e Sangiovese - profuma di frutta nera e rossa, con tocchi di erbe aromatiche e spezie. In bocca il sorso è appagante e morbido, dallo sviluppo continuo e articolato e dal finale ben profilato su ritorni fruttati e accenti di vaniglia e polvere di caffè. Brunello Cucinelli nasce nel 1953 da una famiglia contadina. Nel 1978 fonda l’azienda che porta il suo nome, concentrandosi sulla lavorazione del cachemire. Nel 2012 l’azienda si quota in borsa.
(fp)
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