A raccontarci l’avventurosa storia dell’ottantaquattrenne Hideyuki Miyakawa, tra design, amore e vino è Rachele Micheli, che ormai da 15 anni coadiuva il proprietario di Bulichella e la figlia Maria Schizuko per il marketing e l’accoglienza. Siamo a Suvereto, in un paesaggio naturale e incontaminato. La storia aziendale nasce nel 1983 come “comune agricola” di quattro famiglie, dedite al biologico e alla vita a contatto con la natura. Oggi le vigne, con un’età media di vent’anni, sono per la maggior parte attorno alla cantina su terreni argillosi. Diversa la vigna a Montepeloso, su suoli pietrosi e ricchi di scheletro ferroso, a un’altitudine maggiore delle altre, senza irrigazione. Da qui viene il Coldipietrerosse. In totale gli ettari vitati sono 14, gli altri 28 sono distribuiti tra olivi, un laghetto, boschi di sughere e di bambù, agriturismo e cantina. Il vento soffia forte, come tutto l’anno, ma non ci perdiamo una parola dell’emozionante storia del ventiduenne che nel 1960 dal Giappone parte in motocicletta e arriva in Italia. Qui trova l’amore e anche i soci in affari, Giorgetto Giugiaro e Aldo Mantovani (fondano l’Italdesign). Nel 1992 però il richiamo alla terra è il più forte e la coppia si trasferisce a Suvereto, rilevando nel 1999 tutta Bulichella. Coldipietrerosse, vino simbolo aziendale dal 2000, profuma di erbe aromatiche, prugne e cannella, ha tannini fini e un’intensità vitale.
(Alessandra Piubello)
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