C’è anche il vino italiano, grazie a Caprai, la cantina che ha rilanciato il Sagrantino di Montefalco alla ribalta mondiale, tra le 20 aziende italiane che hanno conquistato il “Premio per l’Innovazione” di Confindustria (come anticipato da WineNews), celebrate oggi nella sede dell’organizzazione a Roma, premiate dalla vicepresidente Diana Bracco e dal presidente Giorgio Squinzi (www.confindustriaixi.it).
Un bel risultato per l’azienda umbra, che ha ricevuto anche il premio “Menzione speciale per l’Expo 2015”. Tanti i nomi importanti premiati, in diversi settori: da Carlsberg Italia a Elica Spa, da T&B Associati a Teknoweb, da Tec.Inn a Vetrya, da Iacobucci Hf Electronics a Gruppo Pragma, da Joint Engineering a Opus Automazione, da Essetre Spa a Tecno, da Intaltel a Nuova Solmine, da Qui! Group a Sol.Bat, da Ghepi a Studio Torta Spa, fino a Novi Service.
Aziende eccellenti nei relativi settori, che impreziosiscono la presenza di una delle realtà del vino più importanti d’Italia, premiata per in particolare per il progetto “Montefalco 2015: the New Green Revolution”, primo protocollo italiano di sostenibilità della produzione vitivinicola certificato a livello territoriale, che ha ottenuto tra le altre anche la certificazione del Csqa. Un cammino cominciato nel 2008, e che aveva come obiettivo quello di estendere il concetto e le pratiche di sostenibilità (ambientale, ma anche economica e sociale) oltre le mura dell’azienda vinicola, che quei valori per sua essenza, quando lavora nella qualità, li incarna, per portarli su tutto il territorio.
“L’obiettivo che ci eravamo prefissati in vista dell’Expo 2015 è raggiunto - spiega Marco Caprai - gli investimenti fatti in conduzione del vigneto, anche con la realizzazione di una macchina a recupero di prodotto per zone collinari, nella riduzione dell’uso delle risorse, nella conservazione del paesaggio e della biodiversità, ma anche nella tracciabilità dei prodotti, nel rispetto della sicurezza del lavoro, del benessere dei consumatori e dei visitatori, e nella sostenibilità economica, hanno pagato. Questo riconoscimento, nell’ottica di un appuntamento importante come quello dell’Expo 2015 di Milano ci spinge ancora di più a sperimentare e a continuare su questa strada. E dimostra quanto sia importante il valore dell’innovazione per competere nel mercato globale, e quanta energia l’Italia abbia da spendere in questo senso, nonostante tutte le difficoltà legate all’economia, alla burocrazia e così via”. Al progetto, che gode anche del contributo scientifico dell’Università di Milano, hanno aderito anche le cantine Antonelli San Marco, Tabarrini, Colleallodole, Adanti, Scacciadiavoli e Perticaia”.
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