È un divertissement facile confrontare un'etichetta declinata nelle sue diverse annate. Praticamente la norma per i vini fermi, mentre alle bollicine ci pensano i millesimi (di non antichissima invenzione). Non è altrettanto scontato per le cuvée, che per questo vengono - erroneamente - giudicati meno pregiati. Le grandi maison francesi hanno trovato una soluzione per le cuvée più preziose: numerare le edizioni. Ca' del Bosco, con lo stesso spirito, ha voluto rivestire di panni e di attenzione nuova la sua Cuvée Prestige, ritenendola la miglior interpretazione delle loro diverse vigne in Franciacorta e delle 4 annate scelte via via a comporla: 139 vini che l'enologo Capelli soppesa con enorme attenzione, dandogli un carattere comunque riconoscibile a partire dalla vendemmia base (che contribuisce per un 70%). Negli anni si sono poi accorti del potenziale di invecchiamento della bottiglia e hanno deciso di mettere sul mercato le vecchie annate dopo 10 anni sui lieviti, sboccandole poco prima. Un occhiolino ai collezionisti, che da Novembre potranno accedere ad una box di prime 5 annate di Cuvée Prestige RS (“Recentemente Sboccato”), dalla 30 alla 34. L'edizione del 2020, la N. 42, porta con sé tutta la dolcezza di una vendemmia 2017 di bassa resa e uva matura: il naso floreale e vanigliato svela un sorso minerale e dal fresco binario vegetale, che si chiude tornando dolce di pasticceria, camomilla, mele e more.
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