La prima annata fu il 2007. Una vendemmia speciale in un anno speciale, in cui Erika Delli Santi e Beppe Ravera si sono sposati. In 22 anni di vigna e di vita insieme, hanno prodotto il Tre Lustri Ovada Riserva Docg solo in altre due vendemmie: la 2011 e la 2016. Il Dolcetto matura nella Vigna del Bric, accanto alla cantina di Montaldo Bormida (Al). Un ettaro piantato nel 1990 quando il progetto di Ca del Bric era agli albori. Poi trascorre cinque anni in botti grandi di rovere francese, un lungo affinamento che cerca di calmare un po’ lo spirito scalpitante del Dolcetto. «È stato Franco Tinto, l’enologo della cantina Tre Castelli di Montaldo, a trasmettermi questa passione per un Dolcetto di qualche anno - racconta Beppe - Il Dolcetto delle nostre zone è molto ricco ma con buone freschezze e acidità, e si presta a invecchiare bene». Beppe ed Erika hanno iniziato nel 2000 a vinificare in 3 ettari e mezzo di vigneti, oggi conducono 7 ettari e mezzo. Dal 2008 sono biologici, dal 2011 non usano solfiti aggiunti. Importante l’incontro con l’enologo Vicenzo Munì, che si definisce «assistente della natura». Tre Lustri Ovada Riserva Docg 2011 è un vino concentrato e ricco dei tannini ma presenta ancora con una bella freschezza. Un ottimo abbinamento sono le raviole ovadesi «a culo nudo» ovvero non condite e semplicemente scolate dalla loro acqua di cottura: si usa anche intingerle direttamente nel calice di Ovada Docg.
(Fiammetta Mussio)
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