Nella periferia occidentale del comune di Montalcino, sul versante che declina verso la vicina Maremma, prende forma il piccolo borgo Camigliano, la cui storia è legata a doppio filo a quella del capoluogo ilcinese. Qui, negli anni del boom economico, giunse Walter Ghezzi, imprenditore milanese alla ricerca di una tenuta in grado di soddisfare la sua sete di campagna. Acquistata nel 1957, fu oggetto di un’opera di risistemazione che portò, nel 1965, a produrre la prima bottiglia di Brunello di Montalcino. L’opera di Ghezzi è stata proseguita dal figlio Gualtiero che, con la moglie e le due figlie, si è specializzato nella produzione vitivinicola, valorizzando i 93 ettari vitati oggi in regime biologico. La cantina è stata strutturata per una gestione a caduta delle masse vinose e dalle ultime vendemmie c’è stato un ritorno al cemento, oltre a virare verso legni più grandi per l’affinamento. La produzione annua si attesta intorno alle 330.000 bottiglie, di cui circa 4.000 sono di Gualto. Alla vista questa Riserva si presenta di colore rosso rubino intenso, dai riflessi vividi. Alcol deciso ma non invadente al naso, che rivela sensazioni mediterranee e di piccola frutta rossa. Buona la spinta acida in bocca, con trama ematica nella quale trovano spazio bergamotto, liquirizia e ribes. Caldo e sapido al palato, con un tannino elegante che accompagna tutto il sorso, chiudendo lungo con accenni balsamici.
(Giambattista Marchetto)
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