Colpisce per la limpidezza con cui si fa spazio in bocca il Brunello di Montalcino Vigna La Casa 2018: scorrevole, saporito; profumato di glicine, lavanda e lampone, con una nota rotonda di vaniglia a imprimere dolcezza sulla lingua, rinfresca con toni iodati e di erbe aromatiche miti, come la melissa, l'elicriso e il finocchietto selvatico. Anche nella poca simpatica 2018, questo cru di Caparzo riesce a dare soddisfazioni, confermando come la vocazione sia una caratteristica che emerge con costanza nell'interpretare le annate, facili o difficili che siano, rivelandone la parte migliore. Una consapevolezza che in azienda c'è da tempo, visto che la prima versione di questa etichetta è nata nel 1977, quando l'attenzione alla zonazione dei vigneti era ancora poco diffusa. Il vigneto denominato La Casa, in particolare, sorge su terreni a galestro a circa 250 metri di altezza e sono 5 ettari tutti coltivati a Sangiovese da Brunello di Montalcino. I restanti 90 ettari di proprietà (su 200 totali) sono distribuiti fra la località di Caparzo e quella di La Caduta, il vigneto Il Cassero e il vigneto San Piero-Caselle, su cui si allevano Sangiovese, Cabernet Sauvignon, Syrah, Colorino, Petit Verdot, Chardonnay, Sauvignon, Traminer e Moscadello, da cui produce una decina di vini rossi e bianchi, fra cui anche il cru di Rosso di Montalcino La Caduta, nato addirittura nel 1991. Quarant'anni di attività d'avanguardia.
(ns)
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