È il vino che celebra i 50 anni della cantina Arnaldo Caprai, una “special edition” di Montefalco Sagrantino sfarzosa fin dalla preziosa etichetta in oro zecchino dell’artista Paolo Canevari (realizzata dall’antica azienda fiorentina Giusto Manenti Battiloro), ispirata allo “Sposalizio mistico di Santa Caterina d’Alessandria” di Benozzo Gozzoli, conservato a Terni, nel Museo Aurelio De Felice. Ma non solo. È il modo per ripercorrere le vicende di uno dei marchi simbolo dell’enologia italiana, capace di tenere insieme tutto un territorio, un approccio imprenditoriale moderno, green society, cultura, turismo e arte, riscoprendo, valorizzando e disegnando un nuovo scenario a partire da un vino antico, simbolo dell’Umbria, ma che rischiava di scomparire. Per celebrare questo percorso virtuoso, la cantina di Montefalco ha preparato un vero e proprio pezzo da collezione in tiratura limitata (2.600 bottiglie), che nasce da un Cru (Monte della Torre), con la firma enologica di Michel Rolland. Il risultato è eccezionale. Alla vista il vino, maturato in legno piccolo per 24 mesi, ha colore rosso rubino impenetrabile con riflessi blu, ad introdurre un bagaglio aromatico di frutto nero, spezie e cacao. Al palato è assoluto: tannini dolcissimi e grassi popolano uno sviluppo pieno e avvolgente, che si prolunga su ritorni balsamici. Non un vino, ma un evento. Abbinamento? Meditazione assoluta, seria, sublime.
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