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CAPRAI SEDUCE IL REGNO UNITO CON IL SUO SAGRANTINO: IL “COLLEPIANO” 2000 MIGLIOR ROSSO DEL “VECCHIO MONDO” SECONDO STEVEN SPURRIER

Il Sagrantino “Collepiano” 2000 di Marco Caprai è il miglior rosso del “Vecchio Mondo”: a scriverlo è Steven Spurrier, penna storica della prestigiosa rivista d’oltremanica “Decanter”, fondatore dell’Academie du Vin di Parigi e creatore, assieme a Micheal Broadbent, dei corsi di degustazione del Christie's Wine Department.

Le parole del giornalista di “Decanter” non lasciano dubbi: “tutti quegli italiofili che aspirano ad un cambiamento del Brunello di Montalcino non devono fare altro che rivolgere la propria attenzione a questa piccola docg umbra, vicino a Spoleto. Al naso abbiamo erba, spezie e cioccolato amaro misto a viole con una pazzesca profondità di sapore e durata in bocca, un vino fantasmagorico”.

Dopo i recenti 97/100 attribuiti dallo statunitense Robert Parker al Sagrantino “25 anni” 2000, è arrivato il turno dell’Inghilterra, che dalle pagine della sua rivista di critica enologica più blasonata, attribuisce un prestigioso riconoscimento al Sagrantino, unico vino italiano capace di mettere d’accordo praticamente tutto il gotha dei wine writers anglosassoni.

Nelle Spurrier’s Choise 2004 figurano anche il Bellet 2003 della francese Domaine de la Source, come miglior bianco del “Vecchio Mondo”, il Cabernet Sauvignon Napa Valley 2001 Hundred Acre, miglior rosso del “Nuovo Mondo”, lo statunitense Roussanne 2002 di Rousenblum Cellars 2002, miglior bianco del “Nuovo Mondo”, il francese Chateau de Pierre Bise 2001 Coteaux du Layon-Beaulieu, miglior vino dolce e il francese Brut Grande Reserve di J. Dumangin Fils, miglior champagne.

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