Trent’anni fa, due sguardi svizzeri si posarono sulle dolci colline del Monferrato. Un colpo di fulmine per il paesaggio ma anche l’inizio di una storia di vita e di vino. Felix e Monica Binggeli, fondatori e custodi di Cascina Terra Felice, si sono lasciati conquistare da una terra che sentono loro quanto quella d’origine. Castagnole Monferrato è dove tutto ha preso forma: il paese del Ruché, quel piccolo vitigno misterioso dal profumo straordinario. Otto ettari vitati, un casale immerso nel verde e una filosofia chiara: coltivare nel pieno rispetto della natura. Il nome dell’azienda, Terra Felice, è un gioco di parole che intreccia l’identità del fondatore con la visione che guida ogni gesto: lavorare la terra in armonia, custodirla con gratitudine e produrre vini che siano autentica espressione del luogo. Felix e Monica coltivano in biologico Barbera, Grignolino accanto a varietà internazionali, ma il cuore pulsante di Terra Felice è senza dubbio il Ruché. Nasce nella vigna Bricco della Rosa, da cui prende il nome. È un Ruché che non cerca scorciatoie per piacere. Ha un bel colore rubino brillante. Il naso è una carezza di rosa appassita, una nota leggera di spezia dolce. In bocca è sorprendente per la sua eleganza. Non c’è nulla di ruffiano, ma tutto è in equilibrio, tutto è vero. Da provare con piatti di carne bianca, agnello, selvaggina leggera, ma anche con pietanze speziate della cucina asiatica.
(Fiammetta Mussio)
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