Il Sangiovese di Montalcino si esprime oggi con molte più voci di quanto sia mai accaduto. Con l’annata 2015 abbiamo avuto modo di assistere anche al debutto di quella dei Tommasi, viticoltori veneti con oltre 120 anni di vendemmie, che da qualche anno partecipano con Podere Casisano al coro dei grandi Brunello di Montalcino. I profumi di marmellata di fragoline, le amarene freschissime, la saggina, il muschio e la viola si riflettono al palato con i toni e gli stilemi dei cosiddetti “Brunello della vecchia scuola”. Sono vini che, volendo stare a questa definizione, si distinguono per un’acidità spiccata, per i profumi di frutto rosso legati ad alcune tracce ematiche e di terra bagnata. L’invecchiamento per tre lunghi anni nelle grandi botti di rovere di Slavonia, conosciute per la loro delicatezza e neutralità, consente al Sangiovese di affinarsi lentamente per lasciare emergere i toni più sinceri del vitigno a scapito di eventuali sentori di legno. È un Brunello giocato sulle trasparenze e sui contrasti tra i toni più rinfrescanti e floreali dovuti ai quasi 500 m.s.l.m di altitudine e gli accenni di dolcezza instillati dall’esposizione a sud dei bellissimi vigneti immersi nel bosco tra Sant’Angelo in Colle e Castelnuovo dell’Abate. Se con questa prima annata ufficiale, questa è la via tracciata da Podere Casisano allora non vediamo l’ora di poter conoscere quanto prima le prossime edizioni!
(Filippo Bartolotta)
Copyright © 2000/2024
Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit
Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024