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PANDEMIA

Catering, a dicembre 2021 già persi 300 milioni di euro tra disdette e allarmi a causa Covid

L’allarme Anbc - Associazione Nazionale Banqueting Catering: “urgono misure di sostegno alle nostre imprese”
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Catering, a dicembre già persi 300 milioni di euro tra disdette e allarmi a causa del Covid

Alcune regioni già in “giallo”, altre che lo diventeranno, la preoccupazione per la crescita dei contagi e dei ricoveri per il Covid-19 e le sue varianti tornano a preoccupare in maniera importante la ristorazione e tutto il suo indotto, soprattutto in vista di un periodo, quello delle feste di fine anno, importantissimo per il fatturati. Ed a soffrire è, in particolar modo, la ristorazione legata agli eventi. “Come per molti altri settori dicembre 2021, con le sue festività, rappresenta un periodo fondamentale anche per il mondo del catering - dichiara Paolo Capurro, presidente Anbc (Associazione Nazionale Banqueting Catering) - in un periodo normale il fatturato dell’ultimo mese dell’anno corrisponde a circa un quinto del totale annuo, parliamo di circa 500 milioni su 2,5 miliardi. Ad oggi, sono andati in fumo già ben 300 milioni di euro a causa delle numerose disdette a cui stiamo assistendo, malgrado super Green Pass e scrupoloso rispetto dei protocolli. La paura per una quarta ondata della pandemia sta provocando perdite assolutamente insostenibili per un comparto che è stato tra gli ultimi a riprendere le attività e che vive di programmazione a medio-lungo termine”.
Un grido di allarme, l’ennesimo, ed una richiesta di aiuto, per un comparto che, sebbene in un quadro pandemico decisamente migliore sullo stesso periodo 2020, torna a soffrire: “in un contesto del genere è assolutamente necessario che le istituzioni ci diano il supporto che serve in termini di sgravi fiscali, dai quali in qualche caso siamo stati inspiegabilmente esclusi, e ristori economici. Il nostro - conclude Capurro - è un settore importante che conta 1.400 imprese per 135.000 addetti e che raggruppa aziende che sono vere eccellenze. Abbiamo vissuto, come tanti altri, un periodo a dir poco buio, dal quale ci sembrava di essere finalmente usciti. Per questo le nostre imprese vivono ancora una condizione di estrema fragilità e una nuova contrazione mette nuovamente a rischio la nostra sopravvivenza. Auspichiamo dal Governo un segnale di attenzione nei nostri confronti”.

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