Château Dauzac conta su 49 gli ettari vitati accorpati di cui 45 nell’appellazione Margaux e 4 in Haut-Medoc. Dal lontano 1622, anno di fondazione, si sono succedute numerose proprietà, l’ultima delle quali ha perseguito e raggiunto l’obiettivo di mantenere la classificazione di Grand Cru Classé de Margaux ottenuta nel 1855. Grande l’attenzione e molti progetti sono dedicati all’incremento biodiversità sui 120 ettari della proprietà. I boschi, che proteggono dai venti provenienti dall’oceano, e il vicinissimo estuario della Gironda influenzano il microclima dei vigneti condotti in biodinamico, sperimentando nuove sostanze nella difesa, come alghe, e ricorrendo a strumenti tecnologici per una gestione di precisione. Certificato vegano grazie all’uso di proteine vegetali per la chiarifica, fermenta con lieviti indigeni e fa la malolattica in vasche d’acciaio; affina in media per 12 mesi in botti di rovere francese nuove al 50%. Château Dauzac 2018 gioca su una potenza che non ci si attende da un Margaux che di solito esprime eleganza più degli altri Bordeaux della riva sinistra. Rosso granato violaceo, al naso tra le note floreali presenta la caratteristica violetta di Margaux e poi visciola sotto spirito, prugna sciroppata, accenni di vaniglia e incenso. In bocca è impetuoso, ricco e morbido; tornano i frutti e nel finale arrivano le spezie del legno. Destinato a vita molto lunga.
(Clementina Palese)
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