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COME IL CLIMA CAMBIA IL SAGRANTINO: L'AZIENDA CAPRAI, IN COLLABORAZIONE CON L’UNIVERSITA’ DI MILANO, PROMUOVE UNO STUDIO PER MONITORARE LE INFLUENZE CLIMATICHE SUL FAMOSO VITIGNO DI MONTEFALCO

“In ambito viticolo il problema dei mutamenti climatici è molto sentito non solo per la qualità dei prodotti che dalla vite si ottengono ma soprattutto per la caratterizzazione delle uve stesse che potrebbero con piccole oscillazioni climatiche subire forti diversificazioni sensoriali caratteristiche di un terroir.” Con queste parole Marco Caprai commenta la recente iniziativa intrapresa in collaborazione con la facoltà di Agraria dell’Università di Milano, che prevede una sperimentazione di tre anni per poter raccogliere risultati scientifici statisticamente significativi.
La vite da almeno cinquemila anni si adatta al clima che cambia, ma l’ azienda Caprai, che produce il celebre “Sagrantino” di Montefalco, ha deciso di studiare come le oscillazioni climatiche incidano sulla produzione viticola per continuare a migliorare la qualità dei suoi vini. Una stazione automatica di ultima generazione ha misurato da quest’anno temperatura, umidità relativa, precipitazioni, velocità e direzione del vento e radiazioni solari arrivando a monitorare anche il singolo acino di un campione di grappoli.
“La vite è in generale una coltura che si adatta a condizioni climatiche alquanto diverse di tutti i continenti – continua Caprai - ed è frutto del lavoro di selezione che dagli inizi della sua coltivazione, avvenuta da più di cinque millenni, forse in Mesopotamia, è stato compiuto dai produttori. Dalla fine degli anni ottanta del secolo scorso anche l’area del Mediterraneo è stata interessata da cambiamenti climatici che rendono opportuni un controllo attento e dettagliato delle tendenze in atto per mantenere l’ attività viticola ed adattarla a queste variazioni. L’obiettivo è quello di valutare come questi cambiamenti all’interno del vigneti influiscono sulle dinamiche di maturazione polifenoliche delle uve e sulla loro qualità complessiva finale.”

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