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ASTRARICERCHE PER BONOMELLI

Cresce tra gli italiani la voglia di benessere: dopo la pandemia 1 su 2 dedica più tempo a se stesso

Tra i piccoli rituali che aiutano a stare bene ci sono camomilla, tisane e infusi, che vedono un aumento del giro d’affari (+20% dal 2019)
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Aumenta il consumo di tisane e infusi, da soli e con gli amici

Dopo la pandemia gli italiani hanno voglia di stare bene e la cura di sé è diventata una priorità: oltre uno su due dedica più tempo al benessere psicofisico. Vincono gesti semplici e low cost, come passare più tempo all’aria aperta (45%), concedersi momenti di relax, magari bevendo camomille, tisane e infusi per coccolarsi (quasi 40%), trascorrere più tempo con amici e parenti (37%) e seguire una dieta salutare (35,6%). È la fotografia scattata dall’indagine “Italiani e Benessere: camomilla, tisane e infusi elisir del vivere bene”, realizzata da AstraRicerche per Bonomelli.
Lo studio, condotto su un campione di oltre 1.000 connazionali di età compresa tra i 25 e i 65 anni, conferma l’aumento della domanda interna di queste bevande, a riprova di un mercato in salute e soprattutto in crescita. Solo negli ultimi due anni, circa un terzo degli italiani dichiara di avere consumato in misura maggiore camomilla (31,3%) e tisane/infusi (33,8%), sempre più visti come perfetti alleati per il sonno e il relax, la digestione e l’idratazione, ma anche per il piacere del palato. Cresce, inoltre, il consumo di camomilla tra i giovani, con i ragazzi (25-34enni) in particolare che indicano come prima motivazione di scelta la piacevolezza, oltre che il relax. Non sorprende dunque di vedere il gusto come primo driver di scelta al momento dell’acquisto di queste bevande (elemento fondamentale per il 30,4%), seguito da efficacia (23,2%) e naturalità delle materie prime (21,4%).
Proprio i dati sul consumo di bevande naturali confermano questa tendenza. Con un giro d’affari di oltre 200 milioni di euro nel 2022 e i consumi pronti a salire con l’arrivo del freddo, il mercato di questi prodotti si mantiene su valori decisamente positivi, registrando un +20% sul periodo “pre-pandemia”, dopo il picco eccezionale del lockdown.
“Dall’indagine emerge che consumare camomille, tisane e infusi rappresenta un piccolo ma fondamentale rituale per ritrovare il benessere psico-fisico - dichiara Fausta Fiumi, marketing & new business director Bonomelli - non a caso a livello generale il settore cresce a doppia cifra rispetto al livello pre-pandemia e come brand registriamo risultati sempre più interessanti. Sul fronte delle tisane e degli infusi il nostro giro d’affari è cresciuto del +28% a valore rispetto a tre anni fa, a dimostrazione che versatilità e gusto sono elementi sempre più importanti nelle scelte di acquisto, al pari della funzionalità”.
Accanto a funzionalità e naturalità, a spingere negli ultimi anni i consumi di camomilla, tisane e infusi è anche la ricerca di socialità. Secondo l’indagine tisane e infusi sono le bevande più “social”: per molti italiani rimandano all’idea del piacere (40,1% rispetto al 32,8% della camomilla) e della convivialità (12,5% vs 5,8%). Non a caso, sono consumate più facilmente fuori casa e in compagnia. È, invece, più associata all’idea del relax (68,2%) e dell’aiuto al sonno (49,3%) la camomilla, che viene gustata maggiormente a casa o da soli (per il 72% degli intervistati), anche se una tendenza emergente riconosce la sua bevuta come rito familiare (quasi 20%) ed elemento di aggregazione tra amici (8%).

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