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DA EST A OVEST, NEL MONDO È TEMPO DI VENDEMMIA, MOMENTO IMPORTANTE DA CATALIZZARE L’ATTENZIONE DEI MAGGIORI MEDIA MONDIALI SUI VIGNETI D’EUROPA E D’ITALIA. COMPRESA LA REUTERS, CHE HA RACCOLTO IN ITALIA RIFLESSIONI DI CAPRAI E CONTINI BONACOSSI

Da Est ad Ovest, nel mondo è tempo di vendemmia, almeno nell’emisfero Nord. Un momento talmente importante da smuovere l’interesse non solo degli addetti ai lavori, ma anche dei media più autorevoli, come l’agenzia di stampa internazionale più seguita, la Reuters, che ha pubblicato una sua panoramica sulle attese e le dinamiche della raccolta 2013. Partendo, com’è in qualche modo giusto che sia, dalla Francia, e da quella che è stata definita come una delle peggiori annate degli ultimi 40 anni, sia a livello quantitativo, con una produzione che si attesterà sui 43,5 milioni di ettolitri (contro una media dell’ultimo decennio di 45,5 milioni), sia qualitativo, a causa di una stagione che definire difficile è un eufemismo, visti uragani e grandinate che hanno colpito i filari di Borgogna e Bordeaux. Quel che è certo, è che chi riuscirà ad uscire comunque sul mercato, lo farà a prezzi decisamente maggiori di un anno fa. Lo stesso tempo che ha devastato Francia e Germania, invece, è stato a dir poco clemente in Italia, come racconta alla Reuters Marco Carai, a capo della griffe del Sagrantino di Montefalco: “avremo il 50% di uve in più dello scorso anno e, visto il ritardo con cui stiamo vendemmiando, ci aspettiamo dei vini non troppo ricchi di alcol, ma perfettamente bilanciati”. Ottimismo condiviso, dalla Toscana, anche Beatrice Contini Bonacossi, a capo di Villa di Capezzana, a Carmignano. Al contrario, dall’altra parte dell’Oceano Atlantico, tra le vigne californiane della Napa e della Sonoma Valley, i Cabernet ed i Merlot si vendemmiano in anticipo, per un’annata diametralmente opposta a quella attesa nel Vecchio Continente.

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