Sono 52 storie, una alla settimana per un anno, che vedono protagonisti personaggi famosi e non, presentati in un momento particolare delle loro vite, ovvero nel bel mezzo di una crisi, che poi vuol dire semplicemente una scelta. Nel suo nuovo libro “È nata prima la gallina … forse” (Slow Food Editore, pp. 288, prezzo di copertina 18,80 euro) Oscar Farinetti racconta di come le persone ottimiste siano in grado di prendere una decisione e di conservare uno spazio per il dubbio affinché, se si dovesse sbagliare, si possa tornare indietro di gran lena per intraprendere la via scartata in precedenza.
Da Leonardo Da Vinci che, di fronte agli incompiuti, ci ricorda l'importanza di provarci più che del farcela, a Manzoni in piena crisi durante la stesura (o meglio, le stesure) dei Promessi sposi, da Garibaldi a Cesare, da Napoleone a Socrate, passando da Kant e Kafka, Farinetti racconta di un’umanità alle prese, sin dalla notte dei tempi, con decisioni molto importanti.
Ai grandi personaggi Farinetti - imprenditore noto in tutto il mondo per aver fondato Eataly - mescola figure quotidiane come contadini della Langa fenogliana, postini e galline parlanti che suggeriscono come l’ottimismo possa essere una scelta di vita per tutti, in ricchezza e in povertà. Una scelta, verrebbe da dire, di felicità. Una forza d’animo, quella degli ottimisti, che permette di prendere una decisione e di misurarsi con il tempo in modo sano. Da qui il titolo risolutivo di un dilemma per eccellenza, che non trascura però la possibilità di ricredersi. Proprio come farebbe un ottimista.
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