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BIBLIOTECA ENOGASTRONOMICA 

Dai grandi classici alle nuove tendenze della mixology: esce “Il Bicchiere d’Argento - Cocktail"

Continua il viaggio dello storico ricettario italiano nel mondo del beverage, dopo il volume dedicato ai vini
bruno vanzan, IL BICCHIERE D'ARGENTO, IL CUCCHIAIO D’ARGENTO, MIXOLOGY, Non Solo Vino
Il nuovissimo volume sulla mixology by Cucchiaio d’Argento 

Dai grandi classici, come il Negroni o il Mojto, alle nuove tendenze della mixology contemporanea, tutto quello che c’è da sapere per preparare - ma anche per riconoscere quando ce lo servono - un drink di altissima qualità: esce in libreria il 31 ottobre il nuovissimo “Il Bicchiere d’Argento - Cocktail” (Editoriale Domus, 360 pagine, prezzo 39 euro). Prosegue così il percorso de “Il Cucchiaio d’Argento”, storico ricettario arrivato alla sua edizione n. 11, nel mondo del beverage, inaugurato dal Bicchiere d’Argento, excursus dei vini italiani.
“Dopo lo straordinario riscontro ottenuto l’anno scorso con il Bicchiere, il nostro viaggio continua con una referenza affine per autorevolezza, completezza e affidabilità, approdando questa volta nell’universo dei drink. Una nuova, bellissima avventura, che vanta una curatela speciale e pluripremiata come quella di Bruno Vanzan” annuncia Tatjana Pauli, responsabile editoriale “Il Cucchiaio d’Argento” Libri. 
La sinergia Cucchiaio d’Argento e Bruno Vanzan, barman più seguito d’Europa - con oltre 500.000 followers sui suoi canali social - ha permesso a realizzazione di un volume unico nel suo genere, che se da un lato garantisce al neofita dei cocktail una guida accessibile e di facile consultazione, dall’altro conquista l’appassionato più esigente a prescindere dalla sua età. Non è, quindi, un caso che tutta la prima parte del volume sia dedicata alla presentazione didascalica delle materie prime con cui vengono realizzati tutti i drink, con la fondamentale distinzione tra i distillati e i liquori più importanti che fungono da base dei miscelati. Su quest’ultimi il libro si sofferma in modo particolare, raccontando la peculiarità della storia liquoristica italiana a cui si deve quella cultura dell’aperitivo diffusa poi in tutto il mondo.
La seconda sezione è il vademecum per ogni aspirante bartender: dagli strumenti immancabili alle tecniche più affidabili, essa raccoglie tutto quello che serve sapere se si vuole offrire un drink buono e bilanciato. Passo dopo passo il libro spiega come shakerare, filtrare ma anche perché prestare grande attenzione al raffreddamento e alla diluizione del ghiaccio. Nulla viene dato per scontato cercando, passo dopo passo, di accompagnare il lettore in una sempre maggior autonomia arrivando anche a creare ingredienti home made per ottenere consistenze diverse e particolari come arie, velluti, sfere e gelatine. Perché il mondo dei cocktail è precisione, conoscenza, ma anche creatività ed emozione. Il cuore pulsante del libro, la wish list per i cocktail da assaggiare almeno una volta nella vita: 75 quelli scelti da Cucchiaio d’Argento, insieme a Bruno Vanzan. Venticinque classici a cui si affiancano venticinque “twist on classic” - reinterpretazioni creative - e venticinque più contemporanei. Ciascuno viene raccontato da una scheda, che riporta anche il gusto e la volumetrica alcolica, al fine di abbinarli all’occasione e ai piatti più giusti.
Gran finale, poi, con i tre signature drink (Sushi Martini, Purple Tonic con Aria di Sale e Moka Martini), ideati e firmati dallo stesso Vanzan, che li propone, per la prima volta, anche al grande pubblico: “dopo 20 anni di carriera - spiega Bruno Vanzan - ho accettato questa sfida professionale propostami dall’editore Cucchiaio d’Argento, per lo stesso motivo per cui mi sveglio tutte le mattine cercando sempre di dare il massimo nel mio lavoro, ovvero l’obiettivo costante di crescere, imparare, evolvermi. In questi mesi di scrittura ho arricchito il mio percorso professionale e spero di arricchire quello dei lettori. La lettura di questo volume sarà a mio avviso un incredibile viaggio attraverso la cultura, la curiosità, il sapere. Definirei infinite le informazioni che i neofiti e i professionisti troveranno con la finalità di accrescere il settore beverage da tutti i punti di vista: il bere responsabile, il riconoscimento della qualità dei cocktail, le preparazioni e le tecniche. Vorrei concludere questo mio pensiero con una frase: è attraverso il sapere che riusciremo a sdoganare un bere consapevole e responsabile”.

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