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Dal “Job Acts” a “Campo Libero”, dal “Testo Unico del vino” all’educazione alimentare nelle scuole, al giro di boa del semestre italiano di Presidenza Ue: a WineNews parla il Ministro delle Politiche Agricole, Maurizio Martina

Italia
Il Ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina

Dal “Job Acts” a “Campo Libero”, dal “Testo Unico del vino” all’educazione alimentare nelle scuole, al giro di boa del semestre italiano di Presidenza Ue: sono tanti i “dossier” aperti sul tavolo del Ministro della Politiche Agricole Maurizio Martina. Che li commenta a tu per tu con WineNews. Partendo dal “Job Acts” che ha avuto il via libera al Senato, e ora approderà alla Camera.

“Penso che sia per noi, dell’esperienza agricola, la seconda tappa di un lavoro iniziato con “campo libero”, con le novità sul lavoro che abbiamo introdotto i primi di agosto, dalla scontistica Irap ai mutui a tasso zero, alla la deduzione di un terzo del costo per chi stabilizza i contratti a tempo indeterminato. Il jobs act è il secondo step di questo lavoro e, sopratutto su alcuni temi, come i voucher o il demansionamento, ci sono delle connessioni molto profonde il mondo del vino italiano”.

Un settore che aspetta con ansia il “Testo Unico del Vino”, che ha iniziato nei mesi scorsi il suo iter.
“Intanto voglio dire che proprio sul vino abbiamo scommesso tutto, in particolare sul registro unico dei controlli: abbiamo inviato al Ministero dell’Interno, come avevamo detto, la bozza del decreto attuativo. Stiamo aspettando la risposta, e riconfermo qui l’obiettivo di chiudere la partita del registro unico entro fino anno. Sul “Testo Unico del Vino” la Camera sta lavorando, la Commissione sta entrando nella fase di approfondimento e discussione del testo, e c’è la massima attenzione per fare in modo che per Expo2015 ci sia anche un fatto legislativo nuovo e utile per tutta l’esperienza vitivinicola italiana”.

L’Italia è anche al giro boa del suo semestre di Presidenza Ue. E anche in questo senso, il Ministero dell’Agricoltura ha avuto di che lavorare.

“Credo che abbiamo gestito al meglio l’emergenza embargo russo, per cominciare. E quando dico al meglio, non dico che tutto è andato come avremmo voluto, ma sicuramente la presidenza italiana si è mossa subito, per tempo, ha pressato la Commissione affinché si muovesse, e quindi su questo fronte abbiamo tenuto molto alto l’attenzione, e continueremo a farlo nelle prossime settimane. Ancora, abbiamo messo in luce tutte le contraddizioni di un regolamento sul biologico che stenta a decollare ed ha oggettivamente dei problemi, quindi in questo senso non abbiamo messo la polvere sotto il tappeto, ma abbiamo sviluppato al massimo la discussione. E poi abbiamo curato con molta attenzione un dossier per l’italia delicatissimo, come quello dell’etichettatura a semaforo Uk, che noi abbiamo sempre visto negativamente, e il fatto che la Commissione abbia avviato la procedura di infrazione qualche giorno fa è un segnale molto importante. Ora dobbiamo andare avanti, da qui a dicembre ci sono tante questioni cruciali da affrontare”.

Come cruciale è un tema su cui si dibatte da anni, quello dell’educazione alimentare nelle scuole.
Educazione alimentare nelle scuole. Che proprio in vista di Expo2015 ha ritrovato nuovo slancio, con la firma di un progetto sul tema tra Ministero delle Politiche Agricole e Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca.

“Progetto che voglio far diventare uno degli assi veri di lavoro del Governo in vista di Expo. É importantissimo che le scuole e le Università abbiano iniziato a mobilitarsi sul tema dell’educazione alimentare, credo che quello sia lo schema dentro cui lavorare perché il 2014-2015 sia l’anno, anche didattico, dedicato all’educazione alimentare in tutte le scuole, dagli asili alle Università. Le condizioni per farlo ci sono, i bandi progettuali e gli strumenti perfezionati fin qui danno il senso concreto delle azioni che il Governo vuole promuovere in questa direzione”.

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