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DALL’ESPERIMENTO DI GIULIO FERRARI ALLA ZONAZIONE DELLA CANTINA LA VIS, IL TRENTINO PUNTA SULLO CHARDONNAY E LO PROMUOVE A VITIGNO SIMBOLO: LA CANTINA LA VIS LANCIA IN FIERA A VINITALY LO “CHARDONNAY DAY” (6 APRILE)

Anche se le origini dello Chardonnay sono francesi (è protagonista da sempre di vini quali lo Chablis, il Montrachet, il Pouilly Fuissé, il Meursault e nella produzione di Champagne, nella Côte des Blancs), ed in particolar modo della Borgogna, questo vitigno, uno dei più diffusi al mondo, trova ormai un grande habitat in Trentino, dove è arrivato all’inizio del Novecento, grazie all’intuito di Giulio Ferrari, il primo a capire il suo importante ruolo nella produzione spumantistica italiana. Ed alcune di quelle storiche barbatelle rimangono ancora oggi a testimoniare la perfetta sintonia tra lo Chardonnay e le situazioni climatiche e pedologiche del Trentino, ed in particolare nel territorio della Valsugana e di Pressano, dove sono gli 800 ettari dei viticoltori della La Vis, la prima cantina in Italia a realizzare la “zonazione” (cioè il principio del “vitigno giusto nel posto giusto”) nonché uno dei leader storici dell’enologia di qualità del Trentino e d’Italia. Tutti fattori importanti che hanno stimolato la Cantina La Vis - che con 450 ettari di vigneto è oggi la maggiore produttrice di Chardonnay di collina e di montagna del Trentino (40.000 ettolitri, cioè il 18% della produzione) ed uno dei più grandi di tutta Italia (8%) - a credere nelle potenzialità di questo importante vitigno e di organizzare al Vinitaly di Verona, il 6 aprile, un evento ad hoc, lo “Chardonnay Day”, una “full immersion” di degustazioni nello stand-vetrina della grande casa trentina. Tra i pochi produttori italiani premiati allo “Chardonnay du Monde”, uno dei più importanti concorsi enologici internazionali (oltre 1000 vini nell’edizione 2001), “la Cantina La Vis - spiega il direttore generale Fausto Peratoner - si è costruita una sua precisa unicità nel panorama vitivinicolo regionale e nazionale per lo Chardonnay: questo vitigno è, infatti, diventato la varietà a frutto bianco più qualificante della produzione del Trentino e della La Vis. E, dalla ricchezza di vigneti in posizioni differenziate e grazie all’attenzione enologica mirata al trasferimento dall’uva al vino di tutte le sue potenzialità, oggi la Cantina La Vis può presentare sul mercato diverse espressioni del suo Chardonnay: da quello La Vis al Ritratto Bianco, dall’Alto Adige Ceolan allo spumante metodo classico Trento doc Arcade, dal Sorni Bianco al Mandolaia Vendemmia Tardiva.

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