C'è un gran fermento in Langa. In uno dei territori vitivinicoli più importanti al mondo - e dai prezzi più alti - nascono nuove realtà. Spesso piccole aziende che puntano sulla qualità assoluta, forti dei grandi esempi che hanno. Tra queste c'è Bugia Nen - che in dialetto piemontese vuol dire "non ti muovere" - l'azienda di Davide Fregonese, un manager della Finanza con la grande passione dei vini, piemontesi e francesi in primis. Il lavoro lo ha portato a lavorare tanto all'estero, ma il suo sogno è sempre stato quello di tornare a "casa" (lui è di Torino), magari in campagna. L'occasione è arrivata qualche anno fa: investire in poco più di un ettaro a Serralunga d'Alba, consigliato dal suo amico Davide Rosso dell'azienda Giovanni Rosso, una metà nel cru Prapò, il restante in Cerretta. Davide Rosso, con il suo team, si prende cura di Bugia Nen sia dal punto di vista agronomico che enologico, previo accordo con Fregonese. Una sorta di azienda "chiavi in mano" dove il proprietario però è sempre presente. Tra le due etichette rimaniamo impressionati dal Prapò 2014, Questo è il Barolo più austero, quello da aspettare un po’, che lavora sul tempo. E’ il fuoriclasse sulla lunghezza. La frutta qui prende il sopravvento sui fiori ed escono mirtilli e more. Ha una speziatura elegante di chiodi di garofano e di leggero incenso. Beva sapida e dalla trama tannica sottile e affilata.
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