Sono 17 gli ettari, per una produzione media di 70.000 bottiglie, che Noël e Jean-Claude coltivano, dopo che hanno raccolto il testimone dal nonno Pierre, uno degli uomini che ha fatto conoscere la Borgogna nel mondo. Nel 1994 alla sua morte, il Domaine passa ai due nipoti, poiché il figlio di Pierre, André, non si era mai interessato della gestione viticola dell’azienda paterna. I fratelli Ramonet sono oggi tra gli interpreti di punta di Chassagne-Montrachet, attraverso le sfumature del Morgeot o del Ruchottes, arcinoti Climat. Ma non solo. Dal 2014 Noël ha lasciato la gestione al fratello Jean-Claude che, con la figlia Anne-France, prosegue nel solco della tradizione produttiva di Pierre Ramonet, confermandosi come una tra le icone della Côte de Beaune ed anzi, in questi ultimi tempi di “Borgognismo” dilagante, assumendo anche il ruolo di azienda assai modaiola. Il Puliggy-Montrachet Premier Cru Champs Canet 2006 ha profumi che passano disinvoltamente dalle note agrumate a quelle di frutti tropicali, ma il naso rivela anche qualche tocco boisé e qualche cenno di burro. In bocca, l’impatto è solido e accattivante ma lo sviluppo trova anche un nerbo acido profondo, che rende il sorso fragrante e più caratteriale. Puligny-Montrachet è collocata sul gradino più alto del podio bianchista borgognone, ospitando interamente i Grand Cru Bienvenues-Bâtard-Montrachet e Chevalier-Montrachet.
(Franco Pallini)
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