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ECONOMIA

È stata l’estate degli agriturismi. Boom di prenotazioni con la Puglia regina delle vacanze

Augusto Congionti, presidente Agriturist: “registriamo una vera e propria riscoperta della campagna anche da parte dei più giovani”
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È stata l’estate degli agriturismi. Boom di prenotazioni con la Puglia regina delle vacanze

Un’estate di rinascita per gli agriturismi italiani. La stagione delle vacanze è stata decisamente migliore del 2020, e, spesso, ha fatto addirittura meglio del 2019, con le presenze che hanno tenuto anche a settembre 2021. A fare un bilancio della situazione è Augusto Congionti, presidente Agriturist (Associazione nazionale per l’agriturismo, l’ambiente e il territorio). “Registriamo una vera e propria riscoperta delle vacanze in campagna, con gli ampi spazi, i ritmi, il contatto con la natura, le atmosfere familiari ed il buon cibo. Tocca ora riuscire a cogliere questa opportunità contribuendo, con le nostre offerte uniche, alla promozione dei territori rurali, una ricchezza nazionale da valorizzare di più”. La pandemia, sottolinea l’associazione che riunisce le aziende agrituristiche di Confagricoltura, ha cambiato radicalmente le abitudini di viaggio improntandole su sicurezza e distanziamento, spingendo gli italiani lontano dalla folla e dagli itinerari più battuti. Non è un caso che si siano modificate, di conseguenza, anche le abitudini: meno prenotazioni last minute, soggiorni più lunghi e maggiore attenzione alla sicurezza. A riscoprire la vacanza in campagna anche tanti giovani.
Secondo i dati Agriturist, mediamente, le presenze italiane nelle 24.000 strutture sono state intorno al 70%, raggiungendo ad agosto anche punte del 90%, e il 30% di turisti provenienti dall’estero.Trend diametralmente opposto in Costiera Amalfitana, Sorrentina e in Veneto dove le città d’arte come Venezia, Verona, Vicenza e Padova hanno attirato molti stranieri, mentre Belluno ha fatto il pieno con soggiorni italiani. Estremamente variegato, ma tutto sommato buono il bilancio della Toscana. Molto bene il Chianti, forte presenza dall’estero e bilancio superiore, per alcuni, anche al pre-Covid. Positivo l’andamento nel senese con Arezzo che registra una presenza dall’estero al 75%. La Maremma e Grosseto segnano +50% sul 2020 con i risultati di alcune strutture superiori al periodo prima della pandemia.
Il Piemonte ha avuto molti turisti stranieri “di prossimità” ma non sono mancati gli italiani. Soddisfacente anche la stagione in Liguria dove, a sorpresa, è cresciuta la presenza di turisti provenienti dall’est. Il Lazio segnala un andamento positivo, in particolare, vicino ai laghi con presenze estere prevalenti e in Maremma laziale. Bene anche le strutture vicine alla Capitale che offrono attività e ristorazione. Continua il boom della Puglia, che si conferma regina dell’estate. Già da metà maggio i turisti, per il 70% italiani, avevano scelto questa meta che ha registra il tutto esaurito a settembre.
La Sicilia mantiene il proprio appeal turistico con gli agriturismi che hanno accolto ospiti prevalentemente italiani. Ottimi i risultati dell’Alto Adige, che continua a registrare “full booked” e superiore alle aspettative l’andamento della stagione in Umbria e nelle Marche. Bene la Calabria così come l’Emilia Romagna, l’Abruzzo e il Friuli. Dunque i risultati sono andati oltre le aspettative. “Le nostre strutture - conclude Congionti - hanno grandi opportunità da sfruttare. Dobbiamo essere capaci di partire dalla riscoperta della campagna da parte dei nostri connazionali e, utilizzando in modo mirato le risorse del Pnrr (Piano Nazionale Riprese e Resilienza, ndr), riuscire a promuovere a pieno lo sviluppo sostenibile, economico e sociale dei nostri territori”.

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