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“Essere tramite dei gesti dei vignaioli, coraggiosi, sinceri, con una coscienza profonda del passato ma che volgono lo sguardo al futuro”. Ecco il messaggio di “Resistenza Naturale” di Jonathan Nossiter, intervistato da WineNews a San Gimignano

Italia
Il regista Jonathan Nossiter

“Essere tramite dei gesti dei vignaioli, quelli che lavorano con coraggio, sincerità e con una coscienza profonda del passato, ma con uno sguardo verso il futuro”: ecco il messaggio che il regista celebre per “Mondovino”, Jonathan Nossiter, intervistato da WineNews, ha voluto mandare con il suo nuovo documentario “Resistenza Naturale” proiettato in anteprima a San Gimignano per il Consorzio della Denominazione San Gimignano (www.vernaccia.it).
Il docu-film parla di quattro storie diverse con un unico denominatore comune: “la scelta di una viticultura diversa” con l’obiettivo di preservare la terra da tramandare ai nostri posteri. Una scelta di libertà, che nel confronto con i produttori è stata affermata con convinzione da tutte le parti. A differenza dei contadini di 50 anni fa, i produttori di oggi hanno le opportunità e le conoscenze per prendere decisioni consapevoli sulla viticultura di oggi e di domani.
“Qualsiasi film che faccio - commenta Nossiter - nasce da un incontro umano che mi emoziona. In questo caso stiamo vivendo un momento di crollo generale della società: questo sistema economico, sociale e politico è completamente fallito. E io credo nei gesti dei vignaioli quelli che lavorano con coraggio, sincerità e con una coscienza profonda del passato, ma con uno sguardo verso il futuro. Rimango sempre meravigliato, mi sento toccato ed ho voglia di conoscere quegli agricoltori che fanno un’ecologia ambientale, culturale e politica. Io - continua - ho il privilegio di essere amico di alcuni di loro e ho sentito il bisogno di raccontare queste storie di questi artigiani del vino che rimettono in discussione le basi della società ma in modo pacifico e gioioso. E questo, nel mio documentario, è uscito molto naturalmente ... Amo profondamente i vignaioli - conclude - e amo profondamente questo atto contadino-agriculturale del vino che è stato scordato per 30 anni. Il vino è un oggetto di lusso e di mercato: questo lo vedo come un gesto di tradimento rispetto al vino che ha 8000 anni di storia. E trovo molto bello adesso che molte persone, in questo momento negativo, sta tornando all’idea che il vino è un atto etico-contadino e salvaguardano il nostro pianeta con gioia”.
“Jonathan Nossiter è stato nostro ospite un mese fa e in quell’occasione è nata l’idea di organizzare questa proiezione per i produttori del nostro territorio - spiega la presidente del Consorzio della Vernaccia di San Gimignano, Letizia Cesani - è stato un modo per tenere viva l’attenzione su questi temi così importanti”.

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