Profumo di Vulcano nasce a Feudo di Mezzo, contrada posta sul versante nord dell’Etna, nel comune di Castiglione di Sicilia. Qui Federico Graziani - noto e stimato Sommelier italiano, poi anche enologo - salva dall’espianto e vinifica per la prima volta nel 2010 le uve di un appezzamento di vigna che contiene anche viti prefilosseriche e alcune piante di uva a bacca bianca. Oggi quagli appezzamenti sono due: la posizione è riparata dal caldo, le escursioni termiche marcate. È la base per questo vino lavico, che - nella versione 2022 - si completa nei profumi di rosa e melograno, ciliegia e cardamomo, mandarino e tabacco; il sorso è nitido e sottile, ma corteggia il palato con aderenza fruttata e consistenza sapida, lasciando la bocca pulita, leggermente accaldata di pepe rosa e profumata di fiori appassiti. Ai due appezzamenti appena citati, se ne aggiungono altri 3, in zona, e un “clos” di 3 ettari a Contrada Montelaguardia a Randazzo, tutti dedicati a formare i 3 rossi di casa: Profumo di Vulcano, appunto, il Rosso di Mezzo e l’Etna Rosso. Ci sono infine le vigne nel Comune di Bronte, nel nord/ovest, in Contrada Nave a 1200 metri di altezza, dove Federico Graziani ha piantato solo uve bianche per il Mareneve: un uvaggio inusuale composto da Carricante, Riesling Renano, Gewürztraminer, Chenin Blanc e Grecanico. Sono in tutto solo 28.000 bottiglie: una piccola produzione sartoriale nata per (com)passione.
(ns)
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