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LA GRIFFE

Ferghettina Docg Franciacorta Brut Rosè

Su i Quaderni di WineNews
Vendemmia: 2011
Uvaggio: Pinot Nero
Bottiglie prodotte: 35.000
Prezzo allo scaffale: € 23,00 - 26,00
Proprietà: Ferghettina
Enologo: Roberto Gatti

Superati ormai i venti anni di attività, Ferghettina ha per storia, lustro e livello raggiunto dalle sue etichette il diritto ad un posto tra le nostre “Griffe”, la speciale sezione che riserviamo ai migliori brand del vino italiano. Non si può parlare della genesi, della ricorsa qualitativa e dell’attualità di questa azienda senza citare Roberto Gatti, patron e artefice primo di questo autentico miracolo. Così come va ricordato che, oggi, sono determinanti le figure della figlia Laura e di Matteo, entrambi laureati in enologia. Tornando al fondatore, va ricordato che agli anni di Ferghettina va aggiunto un patrimonio d’esperienza ben più lungo. Roberto Gatti comincia infatti in Bellavista, da cantiniere, ed è proprio alla “corte” dei Moretti che cresce fino alla possibilità di mettersi in proprio. Dal lavoro di dipendente a quello di imprenditore, dunque, dai primi 3 ettari agli attuali 160, dalla prima bottiglia del 1991 alle 300 mila di oggi, dal vino sfuso all’”invenzione” di un marchio prestigioso. La cronistoria racconta, anche, la costruzione della nuova cantina: prima vendemmia 2003. Per un territorio tutto sommato giovane come quello della Franciacorta del vino, anni che suonano già lontani. Eppure Ferghettina non è solo una delle aziende classiche della denominazione. E’ una specie di unicum, per via delle competenze enologiche di casa che rifuggono ogni tipo di consulente, e per la capacità di innovare, trovando spunti e progressi continui. Tra questi c’è la bottiglia del nostro assaggio: il Franciacorta Brut Rosè dalla base quadrata e dalla forma a piramide, pensata per garantire il miglior contatto possibile del liquido con i lieviti. La vendemmia 2011 di questo metodo classico regala sensazioni assai positive. Deriva da uve Pinot Nero in purezza e soggiorna 36 mesi sui lieviti. Intrigante già al colore, buccia di cipolla tenue ma brillante, ha naso dettagliato, elegante, complesso. Dapprima richiama piccoli frutti neri e nespole, poi vira su toni agrumati di buccia d’arancia, quindi è puntellato da note minerali ferrose. Un vino che in bocca dimostra vivacità e coerenza, con un sorso cremoso dallo sviluppo naturale e saporito. Davvero molto buono, insomma.

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