La Tenuta Fertuna, il cui nome rimanda ai termini "fertilità" (fertus in latino) e "fortuna", è stata fondata nel 1997 da Ezio Rivella e il Gruppo Meregalli, con quest'ultimo che, nel 2008, ne ha assunto il completo controllo. La cantina, che si trova nel comprensorio di Gavorrano in Maremma, non lontano dal Golfo di Follonica, si estende su una superficie complessiva di 145 ettari e oltre ai vigneti, che ne occupano 50, vi sono coltivati olivi (10 ettari) e cereali con particolari varietà da pastificazione (50 ettari). Il portafoglio delle etichette aziendali comprende 8 referenze: Rosé (Sangiovese), Vermentino, Pactio (Sangiovese, Cabernet Sauvignon e Merlot), Lodai (Cabernet Sauvignon), Messio (Merlot), Plato Rosso (Cabernet Sauvignon, Sangiovese, Syrah e Merlot), Plato Bianco (Sauvignon, Chardonnay, e Sangiovese vinificato in bianco), Droppello, (anch'esso da Sangiovese vinificato in bianco) ed oggetto del nostro assaggio. Il vino nasce dall’intesa tra Nicolò Incisa della Rocchetta, da una parte, e Giuseppe Meregalli dall’altra. E anche il nome è un omaggio all’amicizia tra Nicolò Incisa della Rocchetta e Giuseppe Meregalli perché si rifà al mondo dell’ippica, tanto cara al patron della Tenuta San Guido: il “droppello” è infatti la coperta che si posa sul cavallo dopo la corsa. La versione 2018 ha profumi delicati e freschi ad anticipare un gusto sapido, vivace e beverino.
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