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LA “GRAND DIRECT”

Francia e difficoltà del vino, il Commissario Ue Hansen risponderà alle domande dei vignerons

Un incontro promosso dal sindacato Cnaoc (in videoconfernza) con istituzioni ed esperti, per parlare “dei veri problemi che affliggono le aziende”
AOC, CHRISTOPHE HANSEN, CNACO, COMMISSARIO AGRICOLTURA UE, FRANCIA, VINO FRANCESE, Mondo
In Francia si continua a discutere sul futuro del vino

Cosa sta facendo il settore di fronte al crescente disinteresse delle giovani generazioni per il vino? Come stabilire prezzi di riferimento equi? In che modo continuare la viticoltura biologica se sempre più prodotti sono vietati senza alternative credibili e accessibili? Ed ancora, qual è lo stato degli impegni per la semplificazione amministrativa e qual è la tempistica? Sono alcune delle domande, già sul tavolo, che il mondo del vino potrà fare alle istituzioni francesi ed europee il 25 novembre nell’incontro, in videoconferenza, promosso da La Confédération Nationale des producteurs de vins et eaux de vie de vin à Appellations d’Origine Contrôlées (Cnaoc), il primo sindacato vitivinicolo della Francia, ed al quale parteciperà anche il Commissario Europeo all’Agricoltura, Christophe Hansen, oltre ai responsabili sindacali e, quindi, Jérôme Bauer (Cnaoc), Thiebault Huber della Confédération des Appellations et des Vignerons de Bourgogne (Cavb), Maxime Toubart del Syndicat Général des Vignerons de la Champagne, Anthony Brun dell’Union Générale des Viticulteurs pour l’Aoc Cognac (Ugvc), Damien Gilles del Syndicat des Côtes du Rhône, Stéphane Gabard per La Fédération des Grands Vins de Bordeaux (Fgvb), Jean-Philippe Mari della Fédération Sud ed Éric Pastorino, Syndicat des Vins Côtes de Provence. Presente anche il négociant et vigneron Gérard Bertand e rappresentati di realtà come, ad esempio, la Direction générale des douanes et droits indirects (Dgddi) e l’Institut national de l’origine et de la qualité (Inao).
Un incontro che arriva in un momento particolarmente critico per il mondo del vino, in generale, e in cui la Francia, il primo Paese produttore per valore del comparto, non fa eccezione, tra calo dei consumi, estirpazioni dei vigneti e prezzi bassi. Al centro, ci sarà il mondo e il futuro delle Aoc.
“Per la prima volta, i 58.000 viticoltori francesi sono invitati a partecipare alla Grand Direct del Cnaoc”, si legge nel modulo di registrazione, uno spazio in cui si possono suggerire temi e domande con quelle più ricorrenti che saranno rivolte nella diretta: “senza giri di parole, senza retorica. Parleremo dei veri problemi che affliggono le nostre aziende agricole, di ciò che vivete quotidianamente, di cosa vi aspettate dai vostri rappresentanti e di cosa desiderate per il futuro della viticoltura”.
Un momento importante anche perché, secondo quanto sottolineato dalla Confédération des Appellations et des Vignerons de Bourgogne (Cavb), “nonostante i nostri sforzi, la situazione sta peggiorando: i nostri vigneti stanno affrontando una crisi multiforme (produzione, commercializzazione, consumo), il carico amministrativo è in costante aumento e la politica agroambientale ci pone troppo spesso di fronte al fatto compiuto”. Una situazione che “si protrae da troppo tempo e dobbiamo innescare un risveglio collettivo”, ricorda il Cavb che elenca i quattro temi che più stanno a cuore: dal “riconquistare il consumatore” alla “resilienza economica: costruire un settore che produce per vendere, non per distruggere”, ma anche “semplificazione e stabilità normativa” e l’“Aoc di domani”.

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