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INDAGINI & LIFESTYLE

Frequentare bar e ristoranti rimane priorità per il 31% degli italiani: l’analisi CGA by NielsenIQ

L’andamento dei consumi fuori casa risente dell’incremento del costo della vita, ma si risponde bilanciando qualità e quantità di visite nei locali

Frequentare bar e ristoranti rimane una priorità per il 31% degli italiani, più importante di altre come l’acquisto di abbigliamento (28%) e le vacanze (21%). Età e collocazione geografica incidono sulla frequenza dei consumi fuori casa, ma in generale si risponde all’aumento dei prezzi bilanciando qualità e quantità di visite nei locali: sono alcuni dei dati che emergono dall’analisi, condotta da CGA by NielsenIQ  (la principale società di consulenza per la misurazione, l’analisi e la ricerca nel settore On Premise), in merito all’andamento dei consumi degli italiani nel settore del fuori casa, tenendo in considerazione l’attuale contesto socio-economico, segnato dall’inflazione e da un consistente incremento del costo della vita.
L’indagine, condotta periodicamente, prende il nome di Opus (On Premise User Study) e fornisce una vasta quantità di dati e insight utili ad operatori e fornitori del settore per interpretare i principali trend ed ottimizzare le proprie strategie. Stando agli ultimi dati, quasi 2 persone su 3 (62%) hanno riscontrato un aumento significativo delle proprie spese, mentre più della metà (52%) dichiara di spendere di più, rispetto a prima, per mangiare e bere fuori casa. In questa situazione di crisi e di crollo del potere d’acquisto dei consumatori, più di un terzo di loro (34%) riconosce di aver ridotto il consumo di pasti o bevande in loco rispetto a tre mesi fa. L’analisi evidenzia tuttavia che la metà degli italiani non ha intenzione di modificare le proprie abitudini di consumo fuori casa: il 36% degli intervistati, infatti, manterrà lo stesso budget nei prossimi tre mesi, il 35% pensa di spendere di più per mangiare e bere fuori, mentre un gruppo abbastanza ristretto di persone (16%) prevede di uscire più spesso di prima.
Frequentare bar e ristoranti per il 52% dei rispondenti è considerato un piacere alla propria portata. Inoltre il 31% dei consumatori italiani ammette che, in caso di riduzione della propria disponibilità economica, rimarrebbe una priorità assoluta, più importante di altre come abbigliamento e vacanze. Secondo i dati dell’indagine Opus, ci sono poi alcune importanti differenze di comportamento in base all’età e alla collocazione geografica: generalmente nel Belpaese i giovani adulti nelle aree urbane sono la categoria che intende frequentare bar e ristoranti più spesso, a differenza degli over 55. Un altro trend emerso dalla ricerca riguarda il rapporto tra la frequenza di consumo fuori casa e la rispettiva spesa. In questo caso giocano un ruolo chiave la qualità e il prezzo; infatti, nonostante l’aumento dei costi, ben oltre la metà dei consumatori (57%) afferma di essere ancora disposto a pagare di più per un drink di qualità migliore.

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