Giovanni, Giacomo, Roberto. Francia, Cerretta, Arione (senza dimenticare la recente acquisizione in quel di Gattinara, vale a dire Nervi). Denominatore comune: il Nebbiolo, che guida dal Novecento la storia di una famiglia che ha contribuito al successo del Barolo e del vino italiano nel mondo. Il Monfortino nasce nel 1924. Originariamente ottenuto dalle uve del Cru Le Coste di Monforte unite a quelle di Serralunga. Dopo la morte di Giacomo (1971), il figlio Giovanni disegnò il Monfortino come lo conosciamo oggi, una selezione di Vigna Francia, monopolio di famiglia. Un vino-percorso, seguito separatamente per diventare proprio lui solo alla fine, se convince, se ha la stoffa per diventare quell'icona che oggi è. Ad ottobre sarà in commercio il 2015 (la foto si riferisce ad un'annata passata): grandissima profondità del sottobosco e dolcezza del frutto, morbido e largo, ma centrato da un tannino deciso, chiude sapido e balsamico. L'assaggio che abbiamo fatto è veramente una meraviglia, ed ammicca a quell'equilibrio assoluto, espresso da una raffinatezza senza pari, che Roberto Conterno cerca nei vini che ama. Da manuale nell'estrinsecare al naso i sentori varietali del Nebbiolo quali viola, liquirizia e frutti di bosco maturi, a cui si aggiungono anche erbe mediterranee, cannella e tabacco, il Monfortino 2015 si dispiega in bocca con eleganza, con ritorni balsamici e fruttati, dal contrappunto tannico di esemplare caratura.
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