L'Alto Adige è un concentrato di variabili incontenibili. Dall'origine dei terreni, alle tipologie di clima che influenzano la biodiversità animale e vegetale, questo territorio ospita anche molte (forse troppe) varietà d'uva bianca e rossa: serve metodo per dare un senso a tutta questa ricchezza. Un modo è quello di definire le zone vocate per contesto geo-pedo-climatico: Mazzon è nota, come Terlano, o la piccola valle di Caldaro. A chiudere questa valle, a picco sulla piana di Bolzano, c'è Girlan: sempre soleggiata e ventilata, ad alta escursione termica, ospita ettari di vigna a 500 metri s.l.m. su terreno vulcanico porfirico, diventati oggetto di attenzione della Cantina Sociale di Cornaiano, in un lodevole disegno di valorizzazione del Pinot Nero. Oltre a Girlan, la cooperativa ha in dote vigne a Mazzon (appunto) e a Pinzon (poco più a nord) e queste tre “microzone”, in blend o in cru, danno forma alle 5 etichette che la cantina ha dedicato al vitigno re della Borgogna. Gli ultimi due arrivati sono il sanguigno e profondo Curlan (cru da 3 parcelle di Girlan) e il Flora (parte della linea di etichette disegnata da Paul Flora), blend delle vigne giovani delle tre “microzone”: un concentrato carnoso e caldo di rosa, camelia, ciliegia, arancia tarocco e melograno, vaniglia e noce moscata. Sapido a tutto sorso, ha un tannino levigato che sa di ciliegia, e una morbida freschezza che sa di lampone e rosa.
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