L’enologo Giuseppe Gorelli ha fondato la sua cantina a Montalcino nel 2017, realizzando il sogno di un’azienda dove potesse seguire in prima persona tutte le fasi, dalla potatura alla bottiglia finita, con il Sangiovese protagonista. In occasione dell’evento organizzato da Pellegrini Spa a Palazzo Ripetta a Roma, abbiamo degustato la prima riserva di Brunello prodotta dall’azienda in seguito all’ottima vendemmia 2019. “La mia volontà di fare la riserva del Brunello viene decisa solo nel momento della vendemmia. Se l’annata è veramente fantastica, allora selezioniamo i grappoli dal vigneto più vecchio, situato nella zona Canalicchio a nord-est del comprensorio di Montalcino, a 340 metri s.l.m., e iniziamo il percorso della riserva”: così Gorelli racconta la sua filosofia produttiva. La vinificazione, condotta spontaneamente dai lieviti indigeni, si sviluppa in tini/botti di rovere di Slavonia, con una permanenza sulle bucce per 40/45 giorni. L’invecchiamento è in botti di rovere di Slavonia e francese, per oltre 36 mesi e 24 mesi in bottiglie prima della commercializzazione. Questa Riserva ha un colore rosso granato brillante. All'olfatto si avvertono note balsamiche con sentori di frutta a bacca rossa e note di vaniglia e caffè. Il gusto è succoso, ammaliante e ampio. Lunga la persistenza, con armonia avvolgente. Abbinamento consigliato: Primi di carne, secondi di carne rossa, selvaggina.
(Cristina Latessa)
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