Pozzol Groppo è “un piccolo paese rurale che ho scelto perché inserito in un contesto di rara incontaminazione”. Bastano queste parole di Paolo Carlo Ghislando per spazzar via ogni dubbio rispetto alla filosofia di un vignaiolo che ama definirsi olistico. “Lo sono - aggiunge il comproprietario de I Carpini - perché vedo la vigna come una piccola parte di un più ampio sistema, dentro il quale ogni elemento vive in simbiosi e armonia con l’altro”. Le vigne dell’azienda (certificata Green Care e VeganOk) si stendono tra le rughe dei Colli Tortonesi, ponte di strade e cultura tra il Piemonte e le regioni limitrofe. Colline un tempo frequentate soprattutto per la Barbera, ma che da vent’anni hanno visto emergere un Timorasso voglioso di distinguersi. I Carpini lo declinano in tre espressioni: il giovane, l’orange macerato TimOX e la riserva. A quest’ultima servono cinque anni di affinamento perché il Timorasso in purezza, frutto di uve raccolte a quasi 400 metri di altitudine, regali quella profondità e bellezza ricercate. Al naso il Brezza d’Estate gioca con le temperature, con un naso che dal balsamico evolve verso note più scure. Non mancano i richiami al frutto, anche tropicale. Vivo ed elegante, alcolico quanto basta per sostenere uno spettro di sensazioni che richiama quello del miglior Riesling. Il sorso si allunga con un bello spessore, regalando una piacevole chiusura di buccia d’arancia essiccata.
(Giambattista Marchetto)
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