Il Chianti Classico Lamole 2022 propone un bagaglio aromatico scintillante, ma non è una novità, per nettezza, fragranza e ariosità. In bocca il vino ha tratti austeri ma anche polposi, piacevoli durezze, un’avvincente verticalità e uno sviluppo tonico e ritmato che, dopo il primo sorso, ne chiama subito un altro. L’Unità Geografica Aggiuntiva di Lamole, situata nel più ampio versante chiantigiano di Greve in Chianti, è uno degli areali più affascinanti dell’intera denominazione del Gallo Nero. Un luogo decisamente a sé e costituito da terrazzamenti, vigneti che arrivano a quota 650 metri sul livello del mare, escursioni termiche incisive, forme di allevamento quasi scomparse, come l’alberello di Lamole; qui la maturazione è più tardiva e i vini diventano più “lenti” nella loro evoluzione. I Fabbri, la cantina di Susanna Grassi, 6,5 ettari a vigneto coltivati a biologico, per una produzione complessiva di 35.000 bottiglie, è nata nel 2000 e rappresenta la classica realtà artigianale davvero fuori da qualsiasi omologazione. Ma non solo. Forse è anche l’azienda più capace di interpretare con coerenza e fedeltà questo particolare terroir, dando vita a vini, ottenuti nei caratteristici terrazzamenti dell’areale e maturati in tonneau e cemento, dallo stile tipico e fascinoso, segnato da profumi acuti e ferrosi, struttura snella e una cifra austera ed energica, fatta di finezza e florealità.
(fp)
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