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IL SAGRANTINO DI MONTEFALCO CAPRAI CONQUISTA “THE WINE ADVOCATE”, POTENTE NEWSLETTER DI PARKER: “IL SUCCESSO DEL SAGRANTINO NEL MONDO NON SAREBBE STATO POSSIBILE SENZA LA VISIONE DI CAPRAI”, SPIEGA GALLONI, RESPONSABILE PER L’ITALIA DELLA RIVISTA

Il Sagrantino di Montefalco griffato Arnaldo Caprai conquista anche “The Wine Advocate”, potentissima rivista a stelle & strisce di critica enologica diretta da Robert Parker Jr, uno dei pochi giornalisti del settore capace di muovere gusti e tendenze del mercato internazionale: Antonio Galloni, il responsabile per l’Italia della newsletter, ha trascorso una intera giornata in visita alla Caprai, l’azienda che ha portato il Sagrantino alla ribalta internazionale. Proprio Galloni ha dichiarato che il recente successo del Sagrantino “sarebbe stato impossibile senza la visione progettuale di Caprai, un uomo che ha dedicato molto tempo e risorse nella promozione delle qualità uniche del Sagrantino di Montefalco. Caprai non è uno che riposa sugli allori, come dimostra il suo ultimo progetto “Montefalco 2015: New Green Revolution”, uno sforzo collettivo che coinvolge altre cantine locali con lo scopo di esaminare e affrontare le questioni della sostenibilità ambientale nella zona”.
L’incontro tra Antonio Galloni e Marco Caprai è sintetizzato in un articolo apparso nel mese di luglio sul sito della rivista www.erobertparker.com. “La visita di Galloni - afferma Marco Caprai, che guida l’azienda di famiglia dal 1988 - rappresenta un motivo di grande orgoglio per me e per tutta l’azienda. Il pomeriggio passato con uno dei più importanti wine writer del mondo rappresenta un riconoscimento oggettivo del valore del percorso che abbiamo percorso in oltre 20 anni di attività. Un riconoscimento della nostra tenacia sulla scommessa di un vitigno e di tutto un territorio”.
“Ora - aggiunge Caprai - siamo di fronte ad una nuova sfida. Prima per essere un’azienda competitiva bastava produrre buoni vini e promuoversi, adesso non è più sufficiente. Ecco allora “New Green Revolution” un progetto nel quale il vino deve essere compreso in una dimensione complessiva, in cui la salvaguardia dell’ambiente passi anche dalla produzione del nettare di Bacco. Ho in mente - prosegue Caprai - un modello da esportare su tutta la zona di produzione del Sagrantino, che rinnovi il binomio vino+territorio, in una chiave adeguata alle nuove esigenze dei consumatori e che possa essere percepita chiaramente e certificata da un organismo veramente terzo”.

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