Fra le aziende più note del Chianti Classico di Radda, non v’è dubbio, c’è Istine; azienda recente di vignaioli, può contare invece su di una lunga esperienza della gestione agronomica dei vigneti. Dal 1959, infatti, esiste Agrichianti, azienda esperta in scasso e piantagione di vigne, fondata da Bruno Fronti e condotta insieme ai figli Fabio e Stefano. Tutta questa esperienza nel 1982 trova sfogo su primi terreni acquistati, iniziando una produzione di vino che inizialmente viene venduti sfuso ad altre cantine (e in piccola parte consumati dalla famiglia). Nel 2009 tutto cambia: entra in gioco la seconda generazione e si realizzano le prime 3.000 bottiglie etichettate “Istine”. Oggi l’azienda conta su 27 ettari a vigneti, divisi fra tanti appezzamenti a conduzione biologica dal 2016, e raggruppati principalmente in 5 zone: Istine, Casanova dell’Aia, Le Noci a Radda e Tibuca e Cavarchione a Gaiole. Dal 2012 è iniziata la produzione di 3 cru dai vigneti di Casanova dell’Aia, Istine e Cavarchione (le 3 Gran Selezioni dell’azienda), mentre la Riserva raccoglie una selezione dei 3 vigneti. Anche il Chianti Classico annata origina da essi, con un’aggiunta minima di Sangiovese da Tibuca e Le Noci. La versione 2022 profuma di piccoli frutti rossi e vaniglia, con cenni balsamici di sottobosco e la tipica nota cruda del territorio; in bocca è ematico e floreale, scorrevole e dissetante, senza perdere spessore.
(ns)
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