Se alla vostra collezione di Cabernet Sauvignon volete aggiungerne uno "di montagna", scegliete questo Freienfeld della cantina cooperativa di Cortaccia, perché, che sia giovane o invecchiato, porterà con sé sentori di erbe alpine. Questa è la selezione aziendale: su un totale di dieci ettari dedicati a quest'uva, due sono destinati alla riserva. Non parliamo di altimetrie importanti - siamo intorno ai 300 metri - ma il clima che si respira è quello delle dolomiti, con terreni argillosi ben esposti al sole, ma che risentono del calo delle temperature notturne. Piuttosto ripida la pendenza degli impianti, che rende poco agevole la raccolta vendemmiale e anche per questo il Freienfeld non viene prodotto tutti gli anni. La 2015 torna dopo un periodo di stop e lo fa tenendo testa ai successi raccolti in passato dalle vecchie annate. Di nuovo c'è che i legni americani sono stati abbandonati e che fermentazioni e macerazioni sono state allungate. Il risultato è un vino che punta più al frutto e meno alla morbidezza tannica dei contenitori. Qui la polpa è centrale, netta e croccante. Ovvio, c'è da aspettare prima che l'equilibrio tra liquido e legni sia ottimale, ma intanto il carattere si fa sentire, soprattutto in bocca, dove vengon fuori la china, la liquirizia, la menta, la lavanda. E poi sentori erbacei varietali misti a profumi di terra di montagna: ovvero decisi ma non grevi.
(Francesca Ciancio)
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