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L’ENOTECA D’ITALIA “COMMISSARIA”, D’ACCORDO CON IL MOVIMENTO TURISMO DEL VINO, LA DELEGAZIONE MTV PIEMONTE!

Da motore di sviluppo dell’enoturismo in Italia, il Movimento del Turismo del Vino si fa adesso “aiutare” dall’Enoteca d’Italia per “delegittimare” o meglio “commissariare” la delegazione del Piemonte.

Ma che cosa è successo? Semplice: con una nota stampa, l’Enoteca d’Italia ha comunicato ai media che, in Piemonte, una della regioni-simbolo dell’enologia italiana, è nato un comitato promotore del Movimento Turismo del Vino, voluto da Pierdomenico Garrone, presidente di Enoteca d’Italia e dell’Enoteca del Piemonte, con l’avallo dell’emiliano Francesco Lambertini, presidente nazionale del Movimento Turismo del Vino, professore e produttore non certo consacrato dalla cronache del vino, succeduto a due nomi “cult” del vino d’Italia, Donatella Cinelli Colombini e Ornella Venica. Un Movimento, quello del turismo del vino, che, da qualche anno, sembra essersi affievolito nel mettere in campo azioni di promozione e idee vincenti per il rilancio e lo sviluppo di questo importante comparto, come invece aveva fatto in passato.

Ma perché il giornalista Elio Archimede, coordinatore del Movimento Turismo del Vino del Piemonte da anni, è stato delegittimato, per far posto ad un altro giornalista Roberto Rabachino, con l’avallo del presidente nazionale Francesco Lambertini? Il presidente dell’Enoteca d’Italia, Pierdomenico Garrone, spiega: “si devono abbandonare i campanilismi che nel mondo del vino e della sua comunicazione vanno contro l’immagine vincente che il nostro principale prodotto “made in Italy” rappresenta nella realtà odierna internazionale. Creare lavoro e interesse nel settore enologico, significa coinvolgere tutte le realtà a contatto con il vino e chi lo produce; dalle cantine alle campagne; dagli agriturismi alle enoteche regionali. Un unico percorso che attraversa il Piemonte, regione che in Italia è motore di produzione e di qualità assoluta”. E il presidente Lambertini continua: “salutiamo la nascita del Comitato con grande soddisfazione e contiamo molto sui risultati che potrà ottenere per riavere con noi una regione importante come il Piemonte. L’esclusione del Movimento Turismo del Vino del Piemonte è stata deliberata dall’assemblea dei soci il 19 maggio 2004, in seguito al fatto di non aver ottemperando alle norme statutarie”. E il giornalista Rabachino, nominato momentaneamente a tenere le sorti del Movimento Turismo del Vino del Piemonte, commenta: “trasparenza e progettualità saranno le priorità, al fine di consentire una rapida ricostituzione dell’assetto dirigenziale per riportare il Piemonte dove merita nel Movimento Turismo del Vino”.

E Elio Archimede come risponde? “Posso soltanto registrare, da osservatore ravvicinato, quanto hanno deciso i dirigenti del Movimento Turismo del Vino - Piemonte, che nel 2002 hanno tentato di portare idee e problemi in un consesso sempre più litigioso e astratto dalle problematiche degli imprenditori vinicoli; poi, a fine 2003, hanno considerato impossibile il dialogo tra sordi e hanno scelto l’autonomia. A livello nazionale si sta perdendo il carattere di associazione tra titolari di aziende, al contrario del Piemonte dove i soci sono più che raddoppiati e si è raggiunta un’intesa generale con le “Strade del Vino”, tutte associate. In Piemonte, q proposito, le decisioni si prendono sempre in assemblee molto affollate e partecipate, tre all’anno: siamo sicuri che succeda ovunque così? “Commissariare” il Piemonte? E’ l’impari lotta tra i ragionieri e le idee. Gli imprenditori piemontesi del vino non hanno dubbi e hanno idee molto precise sulla gestione fallimentare dell’Enoteca del Piemonte. Finirà a risate, certamente amare, ma con beneficio dei barzellettieri”.

Chiunque abbia ragione in questa vicenda … che fine quella del Movimento Turismo del Vino! Da motore di sviluppo dell’enoturismo in Italia, dall’aver lanciato “Cantine Aperte”, uno dei eventi più comunicati nel mondo del vino, dall’essere associazione ideata, gestita e condotta da imprenditori … a “chiedere aiuto” all’Enoteca d’Italia e all’Enoteca del Piemonte per ricostituire un gruppo di lavoro e d’azione in una delle regioni regine del vino di qualità italiano!!!

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