Con il matrimonio tra la Cantina La-Vis e la Cantina Val di Cembra nasce oggi il terzo polo della viticoltura trentina. Un’operazione svolta in perfetta coerenza con la filosofia della Cantina La-Vis, che, in questi ultimi dieci anni, ha messo a segno un importante sviluppo sul piano tecnico-organizzativo, con un’attenzione particolare alla qualità del prodotto e ad un’ottima politica dei prezzi. In cifre, il “polo” conta su un fatturato di 44 milioni di euro, 1.250 ettari di vigneto, per una superficie produttiva pari al 13 % di quella trentina, 15.000 tonnellate di uva prodotta (75% uve bianche e 25% uve rosse), con una produzione di 6 milioni di bottiglie e con un valore delle produzioni distribuite ai 1.250 viticoltori-soci che si aggira attorno ai 22 milioni di euro.
Con la fusione La-Vis/Val di Cembra si completa un cammino, iniziato ormai da alcuni anni, che è andato articolandosi attraverso diverse fasi di collaborazione tra le due realtà: il conferimento delle uve, il supporto alla produzione anche nei suoi aspetti agronomici da parte dei tecnici della Cantina La Vis ed i recenti investimenti tecnologici per oltre 3 milioni di euro; tutti segni tangibili di una partnership che è andata man mano consolidandosi e che è destinata nel futuro a far parlare di sé.
“La Cantina La-Vis raccoglie così - si legge in una nota stampa - nuove nobili produzioni di chardonnay, consolidando il primato della propria produzione, e conferma la volontà di valorizzazione di tale prodotto storicamente “naturalizzato” in questi territori. Inoltre, l’acquisizione di Cesarini Sforza, assieme alla Fratelli Rinaldi di Bologna (che distribuisce anche i vini della Cantina La-Vis, ndr), fanno intendere altre importanti e future operazioni in campo commerciale. Ancora più significative saranno poi le produzioni di Müller Thurgau, il vino giovane e di moda che trova nella Val di Cembra un territorio ideale al suo allevamento”.
Ma per il nuovo polo trentino sarà importante anche il ruolo di sviluppo turistico: in questo senso l’operazione di ristrutturazione di Maso Franch, destinata a completarsi entro la fine del 2005, proprio alle porte della Val di Cembra che intende dare un nuovo e forte impulso allo sviluppo dell’enoturismo, assieme al rinnovato progetto di sviluppo della “strada del vino e dei sapori” nell’attività di ricezione e accoglienza nel territorio delle colline di Lavis e della Val di Cembra.
Con la fusione i marchi resteranno comunque distinti (la sede rimarrà quella di La-Vis) anche per sfruttare al meglio le opportunità che contraddistinguono le produzioni delle due Cantine: “l’autonomia delle singole strutture non sarà intaccata - spiega il presidente Roberto Giacomoni - la logica dell’alleanza è quella di unire i patrimoni e le risorse di due società in salute per presidiare con maggiore incisività i mercati di riferimento”. Importanti saranno anche le sinergie messe in campo produttivo/organizzativo e significativo sarà il trasferimento di know-how indispensabile per un’uniformazione di procedure.
I vertici della Cantina La-Vis brindano per questa alleanza: il presidente Giacomoni ed il direttore generale Fausto Peratoner, oltre a salutare con successo l’obiettivo raggiunto che intende rafforzare l’identità di un territorio rappresentativo della produzione trentina in grado di essere di riferimento per il mercato, spiegano che “se il motore della cantina sono i produttori ed il territorio, anche questa operazione non potrà che portarci verso nuovi successi che dipenderanno a quel punto da quanto saremo in grado di trasferire sui mercati le notevoli peculiarità di questa parte importante del Trentino vitivinicolo”.
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